Iličič si racconta e lo fa con una confessione da brividi, rilasciata al “Corriere dello Sport”. L’attaccante dell’Atalanta ha raccontato gli ultimi mesi di paura e ha addirittura pensato di lasciare il calcio: “Non riuscivo a dormire perché avevo paura di non svegliarmi più, come Davide Astori”.
Un’infezione batterica ai linfonodi del collo ha colpito il calciatore che, dopo aver superato i momenti difficili, si è confessato in un’intervista al ‘Corriere dello Sport’: “Quello che è successo ad Astori mi è rimasto in testa per giorni. Non riuscivo più a dormire perché ci pensavo sempre. E quando sono stato male quest’estate ho pensato davvero che potesse capitare anche a me. C’è stato un periodo in cui avevo paura di andare a letto e addormentarmi“.
“Ho avuto paura. Dicevo: ‘e se domani mattina non mi sveglio? Come farò a non vedere più la mia famiglia?’. Ci sono persone che col mio stesso problema sono finite in coma. A me l’infezione è rimasta circoscritta ai linfonodi del collo, ad altre persone si è estesa. Se ci penso. Diciamo che guardo oltre il calcio. Faccio il mio lavoro sul campo, poi torno a casa dai miei cari e li voglio sempre accanto. La vita è breve. Sono più forte di testa, lì è cambiato qualcosa. Prima mi arrabbiavo per stupidaggini, ora vivo meglio. Ho smesso di guardare partite e calcio in tv, ho pensato solo alla mia famiglia per salvarmi e guarire. A un certo punto ho sperato anche solo di poter tornare a camminare come una persona normale, neanche fare il calciatore, poi ne sono uscito del tutto”.
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