Siamo onesti fin da subito. In un primo momento abbiamo sbagliato anche noi, attribuendo a Moise Kean l’aggettivo di millennials. Poi, un po’ grazie agli utenti, un po’ grazie ai dizionari, abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava.
Nel linguaggio giornalistico italiano infatti il termine Millennials viene usato erroneamente, per indicare la Generazione Z, cioè i nati dal 2000 in poi. Ma facciamo subito un po’ di chiarezza sull’argomento sperando di contribuire, una volta per tutte, a porre fine al madornale errore che circola anche su testate di fama nazionale.
Chi sono i millennials?

Anche se farete un po’ di fatica ad accettarlo, perché abituati ad un concetto erroneo, Cristiano Ronaldo è un millennials. Si, fa strano dirlo e fa strano leggerlo, ma CR7 è nato nel 1985 è pertanto è un millennials. Con il termine Generazione Y, Millennial Generation, Generation Next o Net Generation si indica quella generazione che, nel mondo occidentale, è nata fra i primi anni ottanta e la fine degli anni novanta.
In origine questa generazione era chiamata Generazione Y, termine che apparve per la prima volta nell’agosto del 1993, in un editoriale sulla rivista Ad Age, che descriveva i teenager del momento, e scelse tale terminologia per distinguerli dalla Generazione X (i nati tra gli anni 60 e 80). Nel 1991 gli autori William Strauss e Neil Howe utilizzarono nel loro libro “Generations: The History of America’s Future, 1584 to 2069″ la parola “Millennials” sostenendo che il termine fosse stato coniato dai membri stessi della generazione in questione perché non volevano più essere associati con la Generazione X.
Chi sono i centennials?

Ecco, Moise Kean è un centennials. Il promettente giovane, autore del 2-0 in Italia-Finlandia, è nato nel 2000 e, pertanto, rientra nella categoria della Generazione Z, cioè tutti coloro nati tra il 1997 fino al 2010.
L’etimologia di Centennials non è ancora molto chiara: in linea generale deriva dal fatto che la generazione in questione è quella che si interfaccia (dalla nascita in poi) al primo centennio del nuovo millennio.
Insomma, per anni abbiamo avuto una concezione sbagliata della parola millennials e rimediare non sarà facile ma, per fortuna, non è mai troppo tardi!