Dejan Kulusevski ha ormai gli occhi addosso di diverse big europee. Su di lui, infatti, c’è anche l’interesse di Antonio Conte che non ha mai nascosto che lo vorrebbe nella sua Inter. In un’intervista a “La Repubblica” il gigante svedese ha le idee chiare sul suo imminente futuro: di certo finirà la stagione con il Parma, ci sarà poi da decidere con l’Atalanta, titolare del suo cartellino.
Proprio gli orobici hanno avuto il merito di scovarlo a Brommapojkarna, sobborgo di Stoccolma: “Era un torneo estivo, vincemmo noi 1-0 e loro vennero eliminati. Non feci gol, giocai normale, cioè bene, insomma io gioco normalmente bene. Si vede che mi notarono (pagandolo 100 mila euro, ndr). Ma avevo già fatto altri tornei in Italia dove mi scoprì Stefano Sem, che è il mio agente. Mi disse: ragazzino, vuoi giocare al calcio vero in Europa? Avevo 15 anni e mezzo, naturalmente risposi di sì”. Come la presero i genitori? “Nessuna potevano impedirmi di raggiungere il mio obiettivo, nessuno al mondo ci sarebbe riuscito. Io lo sapevo che sarei diventato un calciatore forte, dovevo solo capire quanto“.
Kulusevski sembra avere le idee molto chiare sul mondo del calcio. Quando gli viene chiesto chi secondo lui è il più forte in assoluto, lo svedese non ha dubbi: “Credo che il più forte al mondo sia Hazard. Col pallone fa tutto quello che vorrei fare io”. No uno tra Messi e Ronaldo quindi? “Che discorsi, loro due sono loro due, ma io da almeno tre anni preferisco Eden Hazard. Quando è in forma, prendigli la palla se riesci“.
Alla domanda di Maurizio Crosetti su chi sia il più forte dei giovani, lo svedese afferma: “Per me è Mbappé, una follia di giocatore, fuori dal mondo in tutto. Fisicamente è mostruoso, e ora anche tecnicamente: ogni tiro, un gol. (…) Siamo la generazione che cambierà il calcio. Rispettosi, ma paura di niente: ormai la porta è aperta. Se Mbappé fa quelle cose, pensiamo, allora possiamo provarci anche noi. Adesso spacchiamo tutto. Italiani? Castrovilli della Fiorentina è fortissimo. Non sapevo neanche che esistesse, poi ci ho giocato contro e ho capito che è diverso. Difensori? L’olandese Van Dijk sembra Superman, è davvero un muro. In Italia, sicuramente Bonucci e Chiellini: con loro non si passa“.
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