II Corriere dello Sport fa il punto della situazione in casa Foggia, soprattutto a margine della conferenza stampa del patron Nicola Canonico: “Il vero colpo di teatro è il ritorno di fiamma di Canonico che spazza voci e malelingue (ennesime) e riaccende il motore del Foggia. Ne sa una più del diavolo il patron: nuovo allenatore? C’è tempo per prenderlo («Per venire a Foggia fanno la fila») e anzi non è detto che arrivi”.
Si perché di fatti il tandem Olivieri-Vacca ha convinto e dimostrato di poter funzionare contro il Monterosi, “vedere per credere come i giocatori subito dopo i due gol sono andati ad abbracciare il “Reuccio” di Scampia, che studia apertamente da allenatore, ormai è chiaro, farà il suo apprendistato in questi sei mesi al Foggia prima di raggiungere De Zerbi in Premier League per l’inizio di un promettente idillio nel calcio”, si legge.
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“Vacca farà le prove generali in rossonero e Massimiliano Olivieri, tecnico che ci mette la faccia, avrà l’opportunità di guidare il Foggia verso la rinascita auspicata in classifica: ‘Ci siamo presi un mese di tempo per capire, ma l’abbraccio dei ragazzi a Vacca, che non è il nostro allenatore bensì il leader della squadra, dimostra l’attaccamento dei ragazzi al loro compagno e la possibilità che le cose adesso possano andare diversamente’, dice Canonico. L’imprenditore si riprende la scena e con lui il Foggia, tornato alla vittoria dopo un mese e rimessosi in corsa anche in classifica nonostante la quota playoff sia adesso a due lunghezze (il Catania quota 27). Le analogie con il passato accrescono la fiducia del presidente, anche il gruppo di quest’anno presenta similitudini con quello della passata stagione arrivato a un passo dalla promozione in Serie B”, scrive ancora CdS.
“Canonico sembra avere la ricetta per tornare in sella, cambiano allenatori e giocatori ma il numero uno rossonero da abile prestigiatore rovista tra le risorse di cui dispone e poi scommette sulle potenzialità di ciascuno. Il tandem Olivieri-Vacca, dovesse funzionare, sarebbe la trovata dal cilindro magico, soluzione impensabile anche ai più fervidi di fantasia. Il dopo-Cudini sembrava destinato incamminarsi verso troppe incognite, la trattativa per la cessione del club poteva rappresentare un ostacolo alla risoluzione del problema tecnico per la ricerca del nuovo allenatore. E invece Canonico aveva già individuato il problema: chiusa velocemente la pratica con i timidi potenziali azionisti, c’era il risultato dell’ultima partita con il Monterosi da portare a casa. Nel frattempo anche per la panchina questione risolta, ma certo i tre punti con il Monterosi hanno agevolato una scelta azzardata, difficile, ma decisamente alla portata di un dirigente come Canonico”, conclude il quotidiano.