Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di Sky Sport, ha platealmente indicato la porta a Mertens e Callejon. I due calciatori, al momento, non sembrano convinti dalla nuova proposta di rinnovo ed il patron del Napoli non ha gradito il loro atteggiamento:
“I rinnovi di Mertens e Callejon? Assolutamente non sono disposto ad uno sforzo importante. Ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca, come gioca, che età ha e quello che fa. Se poi qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato per vivere due o tre anni di merda, è un suo problema. Non posso considerare concorrenziale la Cina. La Cina è lontana. Se loro la considerano vicina, a un certo punto sono problemi loro che non i riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti e lavorare per quello che ti piace fare o solo per soldi. Per me i soldi sono un mezzo e non un fine; se per loro invece è un fine, vadano in Cina”.
De Laurentiis ha parlato anche del momento delicato che sta attraversando Lorenzo Insigne:
“Insigne è un ottimo atleta, ma deve restare tranquillo e cambiare atteggiamento, smetterla con certe cose. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall’epoca di parecchi anni fa. Allora voglio dire che bisogna che lui si tranquillizzi e diventi una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo può risolvere né Raiola né Ancelotti. E’ un grandissimo calciatore e può essere più in forma o meno in forma. Se è meno in forma, a giudizio dell’allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene Insigne con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L’allenatore è un padre di famiglia, ha 60 anni e non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età”.
Poi, su Ancelotti: “In questi giorni ho sentito di tutto e di più su giornali importanti, anche se i giornali non li legge più nessuno. Non ho litigato con Ancelotti, può restare qui anche per altri dieci anni. Nel cinema, i miei rapporti, tipo quello con Verdone, durano tanto. Io sono per le esclusive, quando volete tutto e subito sbagliate”.
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