David Beckham e lo scherzo della statua orribile
Uno scherzo ben orchestrato e pianificato quello ai danni di David Beckham da parte di James Corden, conduttore televisivo del talk show statunitense The Late Late Show. L’ex stella britannica ha ricevuto dal suo vecchio club, i Los Angeles Galaxy, una statua in suo onore nei pressi dello StubHub Center, lo stadio che ospita le partite casalinghe della squadra californiana.
Beckham sembra curioso di vedere la statua che dovrebbe, in qualche modo, assomigliargli ma ecco che viene il bello: sul monitor escono in sequenza gli episodi peggiori durante la militanza nei Los Angeles Galaxy e quindi errori di mira, falli e ammonizioni. Ecco che arriva il momento clou della serata ovvero viene svelata la statua al bel David: dopo aver tolto il velo che la copriva, il manufatto si è rivelato assolutamente orribile e quella rivelata davanti agli occhi dell’ex capitano della nazionale inglese di calcio una bruttissima copia. L’ex centrocampista resta quasi incredulo, mentre dietro le quinte Corden si sbellicava dalle risate.
L’ex calciatore inglese, dopo qualche minuto di silenzio, non ha potuto fare altro che mostrare tutto il suo disappunto facendo notare quanto l’opera fosse lontana da quella che aveva visto in bozza a Chicago: “Guarda il mento, guarda gli occhi, non mi assomiglia per niente, e poi guarda il sedere! Questo, decisamente, non sono io. L’unica cosa decente sono i capelli, ma è fuori discussione che questa statua venga presentata allo stadio. Quelle braccia poi, ma quanto sono lunghe? Arriverà mia moglie e anche i miei genitori, sono in imbarazzo”.
Un incubo durato fin quando, nella stanza, non si è presentato un operaio che con un muletto ha fatto cadere la statua fake. “Hai fatto la cosa giusta” ha risposto Beckham, ringraziando l’uomo. Poco dopo ha fatto irruzione nello studio lo stesso Corden, che ha svelato lo scherzo abbracciando l’amico. Lo scherzo è ben riuscito e l’incubo è finalmente finito: dall’ombra, è così comparsa la reale riproduzione del calciatore.
fonte: gianlucadimarzio.com