Coronavirus, Ghirelli: “Sarà come dopo una guerra”
In un’intervista rilasciata a “TuttoC”, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli prova a tracciare uno scenario post-emergenza Coronavirus:
“C’è speranza di finire la stagione, ma a decidere saranno il Governo, i Ministeri e la FIGC che in caso di stop prenderanno una decisione.
Ad oggi, promozioni e retrocessioni sono cose secondarie. È cambiato il mondo, c’è una guerra in atto, non si ragiona più come prima. Quando finirono le guerre normali la gente corse in strada ad abbracciarsi, a ballare, a stare insieme. Noi, quando tutto questo finirà, avremo paura degli assembramenti. Pensate allo stadio, allo stare tutti vicini, alle esultanze sugli spalti. In tanti non andranno negli impianti per paura, finché non ci sarà il vaccino. In un Paese che cerca mascherine, piange i propri morti, non sa se tornerà ad avere un lavoro si litiga su promozioni e retrocessioni? Non voglio essere maleducato, ma di che parliamo?”.
Qualche parola sulle società di Lega Pro
“Sono consapevoli che prima di tutto c’è un problema economico da risolvere. Il rischio, tra pochi mesi, è che ci siano molte squadre che non si iscriveranno perché non avranno più soldi da investire nel nostro sistema: l’azienda madre verrà preferita rispetto all’azienda calcio”.
“La Repubblica” – Tremano anche i dilettanti
La Lega Nazionale Dilettanti ha elaborato nelle scorse ore un dossier, grazie all’aiuto del centro elaborazione dati LND e il centro studi FIGC. Lo riporta “La Repubblica”.
Il dato è spaventoso: circa il 30% delle società dilettantistiche italiane, dopo l’emergenza, rischia di sparire.
Immagine in evidenza: Paganese Calcio