Dopo un primo tempo disputato alla grande, nessuno si aspettava la sconfitta dell’Inter. Nel secondo tempo, infatti, i nerazzurri sono calati drasticamente, subendo una rimonta pazzesca, da 0-2 a 3-2. Dopo 45 minuti, l’Inter aveva quasi in pugno la qualificazione agli ottavi, ora invece, sono necessari 6 punti e sperare che il Borussia Dortmund non ne faccia più di 3 nelle prossime due gare.
Antonio Conte, ai microfoni di Sky Sport ieri sera, è stato un uragano, scagliandosi clamorosamente contro la società, nutrendo più di un dubbio sulla programmazione estiva. Parole che sono arrivate alle orecchie dei dirigenti che, per ora, non hanno risposto ma il messaggio l’hanno recepito chiaramente, non apprezzando le uscite di Conte durante l’intervista. Abbiamo fatto una sintesi delle sue dichiarazioni:
“Oggi è successo quello che abbiamo già visto a Barcellona penso oggi anche peggio perché eravamo avanti di due gol. Dispiace, però mi dicono di sorridere quando vado in tv e quindi sorrido. Non me la sento di commentare il secondo tempo, ci sarebbero troppe attenuanti, troppi alibi da tirare fuori e non voglio. Io spero che questo tipo di partite faccia capire a chi deve capire alcune cose. Noi lavoriamo, andiamo a duemila, ringrazio i ragazzi per quello che stanno dando, ma più che lavorare non possiamo fare”.
“Tramite il lavoro si potrebbe mettere in difficoltà chiunque, ma paghiamo il fatto di far giocare sempre gli stessi. Comunque dico sempre le stesse cose. Venisse qualche dirigente a dire qualcosa qualche volta mi sono scocciato. Si è programmato ma si poteva farlo molto meglio. Sono stati fatti errori importanti, non possiamo fare campionato e Champions in queste condizioni arrivando tirati alla fine di ogni ciclo di sei partite, poi certo dobbiamo lavorare perché col Sassuolo siamo passati da 4-1 a 4-3 e oggi abbiamo perso”.
“Abbiamo pagato il fattore stanchezza su un campo difficile, non ci possiamo nascondere dietro un dito. Facciamo un esame di coscienza, ma facciamolo tutti. Continuiamo a pedalare a testa bassa tra mille difficoltà”.
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