É un Di Francesco deluso e arrabbiato quello che si presenta ai microfoni dei giornalisti nel post-partita di Udinese-Roma: altra pesante sconfitta in campionato per la formazione giallorossa che perde per 1-0 con gol di De Paul al 54′.
Lo svolgimento se lo aspettava così?
“Dovevamo far gol in tutte le occasioni che abbiamo creato, dovevamo avere determinazione e cattiveria, quella che hanno avuto loro nel gol. Un’occasione concessa da noi assurda su rimessa laterale a 40 metri dalla porta dove abbiamo sbagliato e loro ne hanno approfittato. Noi invece non abbiamo assolutamente portato dalla nostra parte gli episodi. La colpa è solo nostra che non abbiamo vinto una partita che stavamo dominando”.
Ho visto difficoltà nella Roma, poca iniziativa. Qual è la problematica?
“Sul discorso del gioco non sono d’accordo e tu devi essere bravo a prendere la superiorità numerica e questo lo abbiamo fatto. Nella giocata finale siamo mancati anche negli uno contro uno. Una squadra che ti viene a giocare con un solo attaccante e tutti giocatori che difendono è normale che può giocare solo in ripartenza. Non ricordo occasioni che hanno avuto tranne un’occasione di Pussetto uscito per 4 metri. Non condivido il fatto di dire che non abbiamo lavorato bene in fase difensiva, il fatto che non siamo stati cattivi in zona gol, le occasioni ci sono state ma non le abbiamo sfruttate”.
Non ho visto i giocatori prendersi rischi contro l’Udinese. Perché non c’era Dzeko?
“Mi ha chiesto di poter recuperare. Io con i ragazzi parlo, ma fino all’altro ieri Patrik aveva fatto gol con la Roma, con la nazionale e dovevamo sfruttare questo suo momento positivo. Edin ha giocato una partita una dietro l’altra, ora è un’altro calcio. Ci dovevamo prendere più responsabilità negli uno contro uno altrimenti che lo abbiamo fatto a fare cambiare velocemente il gioco da destra verso sinistra. Se non lo fa il calcio finisce sempre 0-0”.
Come mai non arrivano risultati dopo la sosta?
“Secondo me il fatto che ho alzato l’attenzione su questa gara era questo. Siamo arrivati a perdere delle partite e mi ha portato ad alzare l’attenzione su questa partita. E’ mancata la personalità. Voglio spostare questi equilibri”.
DI FRANCESCO A SKY SPORT
La Roma è una squadra tecnicamente superiore a parte qualcuno, ma globalmente è mancata la fame, la prestazione…
“La prestazione con l’80% del possesso palla, e crei tante occasioni, c’è stata. Sicuramente è mancata la determinazione, un po’ di grinta e voglia di vincere. Non so a cosa si leghi, se ad una questione caratteriale o altro. Non possiamo permetterci di avere in mano una partita per 60 minuti e prendere un gol da fallo laterale. Ci sono state ingenuità che in precedenza non ci sono mai state. E noi non abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo creato. Siamo sempre qui a leccarci le ferite. Dal punto di vista del gioco la squadra stava esprimendo delle giocate importanti tranne negli ultimi 15/20 metri dove non andavamo a concretizzare la grande mole di gioco”.
Ma allora perchè manca la finalizzazione, non è la prima volta…
“Purtroppo queste partite sono decise anche da episodi, e noi non riusciamo mai a portarli dalla nostra parte. Non è solo questione di sfortuna, è questione di credere di più a quello che si fa. Quando si va a giudicare si guarda il risultato, che è la cosa più importante, ma se io devo dire che la squadra non ha messo l’Udinese alle corde, non posso dirlo. Sono mancate altre cose, che fanno parte del calcio, fanno parte di una squadra che vuole diventare grande. Inutile trovare alibi, rigore o non rigore. Noi ad un certo punto nella partita abbiamo dato fiducia agli avversari, rischiando diverse ripartenze. Prima del gol loro, si doveva segnare, perchè le occasioni le avevamo create. Una squadra che vuole diventare grande deve far gol. Perchè sono avvelenato? Mi aspettavo di portare a casa i tre punti, mi aspettavo una prestazione come questa, di dominio sull’avversario. Ma come si è visto non basta solo questo”.
Ormai c’è una quantità di indizi sul fatto che prima della Champions non riuscite a concentrarvi. Questa Champions vi prosciuga dal punto di vista mentale?
“Per me no, per me assolutamente no. La partita più importante era questa e ci credo davvero e sono veramente arrabbiato. Dovevamo affrontarla con quel piglio e con quella cattiveria che fa la differenza. Oggi hai perso e ti fa capire che devi lavorare in maniera differente, abbiamo provato ad alzare l’asticella, ma non ci siamo riusciti”
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