Al termine di Audace Cerignola-Foggia, l’allenatore dei rossoneri Mario Somma ha analizzato la sconfitta in sala stampa. Le sue dichiarazioni:
“Questa squadra non può giocare a due? Sono considerazioni che secondo me vanno analizzate in una maniera molto più profonda, perché se non sbaglio anche con altre situazioni di gioco la squadra in passato ha avuto momenti di difficoltà, poi ci sono momenti e momenti, situazioni e situazioni, caratteristiche di avversario, campo, momenti di gara o di stagione… Allora, se la stessa partita di qualche giorno fa col Monopoli aveva portato un profitto, oggi no. Non credo tutto si determini da due o tre a centrocampo, che tutto possa essere determinato da una situazione tattica di un uomo in più o in meno nella zona del campo, perché poi rischi sull’esterno, centrale, sui calci da fermo, in ripartenza, sulla difesa schierata… Si rischia in tanti modi, però se fosse solo uno il problema da risolvere lo avremmo fatto facilmente, probabilmente c’erano più cose che oggi non hanno funzionato”.
“Qual è la valutazione che faccio sull’aspetto atletico della squadra? Bisogna scindere due cose: un conto è la tenuta, un conto è la caratteristica. La tenuta è quella che ti fa mantenere un certo ritmo nei 90 minuti, mentre la caratteristica è l’essere più veloce o più lento, tipo Iacoponi è più veloce di Ogunseye per caratteristiche, ciò si manifesta anche nel duello in campo tra avversari, alcuni hanno più gamba e altri sono più strutturati di te. Probabilmente qualche volta qualche avversario ci ha preso il campo, altre volte nel dribbling siamo stati più bravi noi: ci sono situazioni di caratteristiche. La condizione della squadra è buona, perché la condizione è quella di portare a tre gare con un’intensità molto alta nel giro di una settimana però mantenere il campo sempre, rischiare tatticamente perché noi abbiamo la palla gol clamorosa con Petermann, che è uno dei due, quindi si inserisce per andare a chiudere sul secondo palo, poi prendiamo un gol occasionale che non era nemmeno un tiro irresistibile – ci può stare, un errore fa parte del gioco però poi da lì cambiano gli equilibri di gara, devi comunque ripartire cercando di farlo, devi andare a recuperare, avvantaggi ancor di più le loro caratteristiche di profondità, qualche volta c’è un equilibrio maggiore o inferiore, a volte puoi avere un vantaggio o uno svantaggio. Resta il fatto che c’è poco da considerare: abbiamo trovato un avversario più forte di noi in questa giornata, più in partita e con più energia di noi da dover esprimere. Abbiamo perso e tutti noi abbiamo qualcosa da recriminare con noi stessi, farci un esame e poi ripartire, perché poi questa squadra anche sul 3-0 ha avuto un atteggiamento di ripresa; quando poi vai sul 3-2 è normale, umano che devi cercare di sbilanciarti ulteriormente per cercare qualcosa, senza accontentarti di avere una manovra che possa essere fine a sé stessa senza intensificare l’area di rigore. Lì è lo sforzo eccessivo, cerchi di trovare delle varianti (Iacoponi molto alto al posto di Costa in quella posizione per costringere loro a fare una scelta, abbassare tantissimo Achik perdendolo nella spinta o allargare Blondett in quella zona, cosicché il doppio centravanti avrebbe avuto vantaggi all’interno e Peralta tra le linee): ci sono delle letture, ma questo non vuol dire che poi riescono o non riescono, perché abbiamo trovato un avversario forte, che ha giocato bene e meritato la vittoria, può essere con un gol in più o uno in meno, ma c’è poco da dire sul risultato finale ma molto da dire sulla prestazione, che secondo me ha grandi margini di miglioramento da parte nostra”.
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Foggia, Somma: “Non siamo una squadra fragile, sapremo reagire”
“Qual è il lavoro più difficile a livello mentale dopo questa sconfitta? Siamo al cospetto di giocatori importanti: se dobbiamo lavorare sull’aspetto mentale vuol dire che siamo una squadra fragile e io non credo lo sia, perché anche sul 3-0 ha cercato sempre, con convinzione di andarla a recuperare. Poi ci sono le difficoltà della gara, questo è un altro discorso, però non è una squadra fragile e non ha bisogno di essere presa per mano per essere accompagnata: questa è una squadra forte. Essendo un uomo che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, dico che anche oggi esco dal campo con degli stati d’animo dove capisco che ci siano giocatori importanti, un atteggiamento importante… Dispiace tantissimo perché abbiamo dato una grande delusione ai nostri tifosi, alla proprietà e siamo dispiaciutissimi, siamo i primi colpevoli di una situazione come questa. Resta il fatto che questa squadra ha dei valori, non ha bisogno di essere coccolata dal punto di vista psicologico: è una squadra forte e saprà reagire sicuramente, già dalla prossima gara”.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Audace Cerignola-Foggia (Serie C – girone C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE RISERVATA)