Calcio Foggia

Cerignola, Raffaele: “Abbiamo possibilità per giocarci la B. L’1-1? Fuorigioco”

Al termine di Audace Cerignola-Foggia, il tecnico degli ofantini Giuseppe Raffaele ha analizzato la gara in sala stampa: tutte le sue dichiarazioni.

Complicato giocare dopo l’esclusione della Turris e la classifica accorciata? Per noi non cambiava tanto, rimango stupito però dai tempi di questa ufficializzazione… Me la sarei aspettata al termine di questa giornata, se lo hanno fatto nelle ultime ore avranno avuto i loro buoni motivi. La cosa ci ha dato la carica in più di affrontare questa partita con più determinazione per prendere i tre punti che ci consentono di rimanere in vetta“.

Non conoscevamo il risultato di Avellino mentre stavamo giocando. Da parte nostra è bandito guardare la classifica, testa solo ai novanta minuti; un episodio, anche contrario, non deve condizionare. Dobbiamo fare l’ultimo step, siamo al rush finale: facendo gare importanti come nella prima mezz’ora fino all’episodio poi non possiamo andare o metterci da soli in difficoltà, come poche volte è successo quest’anno. Rientrati dal secondo tempo si è visto da subito un gran Cerignola, abbiamo meritato ampiamente la vittoria e avremmo potuto chiudere la gara nella ripresa. A parte la nostra indecisione, mi dicono che il gol del pari sia in fuorigioco abbastanza evidente: credo anche questo abbia innervosito i ragazzi e ciò non deve succedere, perché poi rischiamo di subire le decisioni della terna arbitrale e situazioni che ci portano a rincorrere il risultato, quando invece dovevamo riassestarci e fare quanto fatto nel secondo tempo“.

A Crotone sarà difficile, ma non dobbiamo pensare in lungo. C’è il Crotone e dobbiamo concentrarci per una gara molto difficile, tirando fuori tutte le energie, i ragazzi stanno dando il massimo. Non voglio esaltare le situazioni, ma siamo alla diciassettesima gara da imbattuti: questa squadra ha dimostrato una maturità straordinaria in tutto il campionato, speriamo di continuare così perché abbiamo tutte le possibilità di giocarci la Serie B“.

A fine gara ho festeggiato con i tifosi, è stato spontaneo: ho visto il Monterisi che voglio vedere sempre, che ci ha supportato in ogni momento. Il fatto che sia andato sotto Gradinata e Curva è perché voglio dare un segnale che tutti insieme possiamo farcela“.

Campionato falsato? A giudicare questo può essere chi perde i punti, non chi li guadagna. Ci sono delle regole per essere giusti: se fosse stato al contrario, avrei detto la stessa cosa. Nell’ultimo periodo sono successi episodi particolari, ci stiamo giocando il campionato: il gol del pari era in fuorigioco per tutti, tranne che per il guardalinee… La cosa ci ha messo in difficoltà in una partita che stavamo cercando di chiudere. Episodi non devono condizionare, ma chiedo attenzione perché mettono in difficoltà. Dalle immagini che ho visto, il gol dell’1-1 era in fuorigioco e non si può non vedere“.

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Immagine in evidenza: mister Giuseppe Raffaele – crediti foto: pagina ufficiale Facebook S.S. Audace Cerignola 1912 (frame da video)

Cerignola, Raffaele: “A Crotone sarà tosta. Il Foggia è migliorato”

Distacco accorciato con l’Avellino? Non dobbiamo più guardare queste cose, ma concentrarci sulle partite. Il percorso del girone di ritorno ci vede con un punto di vantaggio sull’Avellino vista l’esclusione della Turris: dobbiamo pensare alla prossima, restano sei partite da giocare e pensare solo a quelle, cercando di fare il massimo. A Crotone sarà difficilissimo, anche in questo momento ci vuole un’impresa per vincere e bisogna essere equilibrati, cercando di offrire una prestazione solida perché affronteremo una squadra con cui potremo sbagliare poco. Mettiamo da parte la vittoria, in Calabria giocheremo la terza partita in una settimana: dovremo mettere da parte le energie per fare una grande partita“.

Il Foggia è migliorato nel corso del tempo, se lasci campo e ripartenza hanno velocità e qualità tecnica negli interpreti. Adesso i rossoneri hanno dinamismo, aggrediscono e palleggiano; noi abbiamo giocato molto bene, abbiamo avuto il carattere per riportare la gara dalla nostra parte meritatamente. La vittoria vale doppio perché è un derby e perché abbiamo affrontato una squadra in palla“.

Coccia e D’Andrea fuori per oppormi al modo di giocare del Foggia? Non mi oppongo mai a nessun modulo, piuttosto gli altri lo fanno nei nostri confronti: tante squadre sbarazzine stanno sotto la linea della palla e chi giocava da dietro ora comincia a calciare sempre. La cosa però è normale, le squadre sanno di affrontare una squadra con un percorso importante… Oggi potevamo fare un piccolo turnover, in mezzo al campo stiamo avendo difficoltà per caratteristiche con Paolucci fuori; essendo molto offensivi, facciamo fatica nelle rotazioni. Sugli esterni Coccia ha dato il massimo due giorni fa, Russo è stato un titolare per tutto il campionato ed era giusto che mettesse la sua freschezza in campo, dopo aver rifiatato. Volpe poteva assicurarmi 50-55 minuti fatti bene, Achik sta portando avanti il proprio percorso di Ramadan e deve alimentarsi in maniera diversa, va gestito in una certa maniera; D’Andrea è arrivato e ha giocato ogni partita da titolare, a Catania lo aveva fatto con meno minutaggio. In questo trittico di partite dobbiamo avere energie fisiche nei posti di corsa, dove c’è da mettere la gamba sempre fresca; avevamo Gonnelli fuori per febbre, sarebbe tornato molto utile anche nella gestione dei difensori. Dove si può, è giusto anche cercare di mettere energie fresche e credo sia quanto fanno tutte le squadre con impegni ravvicinati“.

Nella prima mezz’ora il Foggia è stato molto accorto, scoprendosi pochissimo. Dopo l’1-1 noi abbiamo quasi smesso di giocare e lì è stata dura, perché si sono create situazioni in cui il Foggia ha messo in evidenza le sue qualità e preso coraggio in avanti. Nella ripresa abbiamo rifatto la partita, contro una squadra che sta bene sotto ogni punto di vista, specie psicologico: all’andata era una squadra molto contratta, oggi se le dai coraggio mette in difficoltà. Abbiamo vinto contro un avversario di valore. Io ho sempre creduto che il lavoro, fatto in maniera continuativa con segnali positivi, se proseguito bene sia preferibile anziché ripartire da zero. L’espulsione di Di Toro? Oggi c’è stata un’esagerazione, dalla nostra panchina c’è stato quasi il nulla: dal primo minuto è stato usato più tempo per guardare in panchina che quello che succedeva in campo… Fra poco non si può più richiamare nessun calciatore… Il direttore penso sia stato richiamato per essersi alzato in piedi“.

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Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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