Serie A

CdS, Sconcerti: “Scudetto? Inter preferibile alla Juve. Eriksen fantastico”

Mario Sconcerti, sul Corriere dello Sport, ha parlato del momento dell’Inter, una squadra che gioca bene e lo ha dimostrato ieri contro la Sampdoria. I nerazzurri, dice il giornalista, potrebbero reinserirsi nella corsa Scudetto e potrebbero farlo con Eriksen, valore aggiunto. Ecco le sue parole:

“Sorprendono Inter e Atalanta, non per le vittorie ma per la facilità di gioco. Nel tempo che serve, fanno quello che vogliono dell’avversario. Forse è questa fragilità del nemico a spingerle entrambe, ma molto è anche calcio buono, giocato di prima e rapidamente. L’Inter perfino meglio, il primo tempo è una delle cose migliori della stagione, merito di una condizione ottima e di un Eriksen che fa pesare negli ultimi 30 metri la sua differenza. Va presa a piccole dosi la partita contro una Samp leggerissima, ma questa dimostrazione di forza arriva dopo la buona partita di Napoli. Se il riferimento è la Juve, l’Inter è nettamente preferibile adesso. Gioca meglio, più rapidamente e più di squadra. Non ha campioni che scompaiono con la palla, nell’Inter sono tutti al servizio di tutti.

Nella facilità generale di gioco – prosegue Sconcerti  bisogna mettere anche l’assenza di Brozovic, che è bravo, conosce i tempi, ma tiene sempre lui la palla in regia. Stavolta l’ordine nell’Inter era di far girare tutto in fretta, la Samp è rimasta sorpresa, spesso travolta da questa nuova velocità. A 11 partite dal termine, con altre 3 gare in casa nelle prossime 4, non c’è ragione per non vedere l’Inter tornata in corsa. Non è la favorita, dovrebbe vincere praticamente sempre, ma in questo momento ha un altro passo, un altro peso dentro un movimento che sembra abbastanza rassegnato ad aver perso il riferimento della Juve. L’aggiunta di Eriksen è come l’avesse resa più diretta, meno arginabile. Una fantasia senza dribbling, solo di scambi e di ritmo. Ci sono stati nella ripresa anche momenti di disattenzione, ma rientrano nella normalità di una crescita. Il segno della differenza c’è stato e ha resistito ogni volta che l’Inter ha avuto bisogno di qualcosa. Ha vinto e si è divertita. Quasi inaspettata in fondo a una stagione atleticamente diversa come questa”. 

Mario Mescia

Giornalista Pubblicista. Laureato Magistrale in Filologia, Letterature e Storia presso L'Università degli Studi di Foggia. Appassionato di scrittura, segue l'ambito sportivo, in particolar modo il calcio.

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