Caso Taremi: gravi accuse per l’Inter | Società colpevole del suo blocco in Iran

Taremi

Taremi con la maglia dell'Inter (Shutterstock foto) - www.lagoleada.it

Quanto l’Inter può essere responsabile dell’annosa “questione Taremi”? I più polemici sostengono che vi sia un onere importante

Mehdi Taremi, attaccante iraniano classe 1992, si è unito alla rosa dell’Inter durante la scorsa sessione di calciomercato estiva, a parametro zero, dopo aver militato per 4 anni nel Porto.

I convincenti numeri raccolti nel campionato lusitano hanno convinto Beppe Marotta e l’intera dirigenza nerazzurra a puntare sul centravanti asiatico, seppur esclusivamente come rincalzo dalla panchina.

Difficile, d’altronde, rubare il campo a Capitan Lautaro Martinez, così come al suo partner d’attacco Marcus Thuram, due delle pedine insostituibili per l’ex tecnico della Beneamata, Simone Inzaghi.

L’impatto non è stato di certo quello desiderato, con 3 gol complessivamente messi a referto, considerando tutte le competizioni. Un rendimento che sta già facendo vacillare le chance di permanenza dell’iraniano a Milano.

Lo scoppio di un caso a tratti diplomatico

Mercato a parte (le ultime insistenti voci parlano di interessamenti da parte del campionato turco), ad aver riempito con più frequenza le pagine dei giornali nel corso degli ultimi giorni è la situazione surreale che Mehdi Taremi si trova costretto a vivere. Le scelte tecniche o di campo non c’entrano nulla, eppure l’attaccante, che indubbiamente sarebbe stato convocato dal neotecnico nerazzurro Cristian Chivu, non ha potuto unirsi ai suoi compagni per raggiungere gli Stati Uniti d’America e disputare il Mondiale per Club, che vede correntemente impegnata l’Inter.

Il motivo è tutto da ricercare nel periodo di crescenti e preoccupanti tensioni geopolitiche che stanno lasciando il mondo intero con il fiato sospeso, trovando il proprio tragico epicentro nel Medio Oriente. Taremi, lo abbiamo detto, è iraniano ed è stato convocato dal commissario tecnico della propria Nazionale per scendere in campo al fine di disputare le partite di qualificazione al prossimo Campionato Mondiale, che si terrà in Nord America durante l’estate 2026.

Taremi con la Nazionale iraniana
Taremi con la Nazionale iraniana (FIFA foto) – www.lagoleada.it

Le circostanze attuali

Dopo avere, peraltro, brillantemente raggiunto l’obiettivo qualificazione, il centravanti sarebbe dovuto decollare dalla Capitale Teheran per raggiungere Los Angeles, dove il resto del gruppo squadra interista già si trovava, al fine di preparare l’esordio nella Club World Cup contro i messicani del Monterrey. Il 14 Giugno il volo aereo era già stato programmato, ma l’attacco mosso da Israele proprio nei confronti dell’Iran ha spinto la Repubblica Islamica a serrare in modo preventivo lo spazio aereo, non permettendo atterraggi, decolli, tantomeno sorvoli, sui propri cieli. Una scelta che ha obbligato Taremi a restare bloccato suo Paese, impossibilitato nel raggiungere l’Inter negli States.

Le ultime notizie diffuse raccontano di come il centravanti sia in un luogo assolutamente sicuro, nonostante la situazione di estrema tensione vissuta dall’intero Iran, ma ecco comparire le malelingue che puntano il dito verso l’Inter circa quanto si è venuto a creare, sostenendo, in modo particolare, come la colpa della società meneghina sia quella di aver accettato di prendere parte ad una competizione internazionale che si sta disputando in un Paese non soltanto ostile all’Iran, ma che, addirittura, nella giornata del 22 Giugno si è mobilitato con attacchi concreti mirati a distruggere alcuni siti strategici nello Stato arabo. A riportarlo è un post pubblicato dalla pagina Palla o Campo su Instagram.