Serie B

Caso Lecce-Chiricò, se a decidere sono gli ultras

Chiricò fuori rosa, la tifoseria non ha perdonato all’attaccante alcune vecchie polemiche e la società ha deciso di assecondare la volontà della piazza escludendolo dalla squadra. Il procuratore: “Sono sbalordito e disgustato, minacce alla dirigenza”, ma il Lecce smentisce di aver ricevuto minacce.

Così Cosimo Chiricò è finito fuori rosa, e lo ha comunicato la stessa società, a margine della conferenza stampa tenuta da Liverani: l’esterno infatti non sarà a disposizione del mister nelle sfide di campionato che attendono il Lecce: “La società tutta ritiene opportuno, per preservare il clima di serenità e unità – anche tra gli stessi tifosi – che è stato determinante nell’ultimo anno per raggiungere gli obiettivi prefissati, di non rendere disponibile il calciatore Chiricò, nella speranza che questa situazione possa essere definita nel modo migliore. Pensare di affrontare l’intero campionato di serie B in un clima di profonda divisione ridurrebbe drasticamente le possibilità di raggiungere il risultato sportivo, vanificando gli sforzi compiuti da tutte le componenti fino a questo momento”. Assecondata la volontà degli ultras, contrari al suo ritorno a Lecce via Cesena lo scorso febbraio, cinque anni dopo l’ultima esperienza in Salento, chiusa in malo modo.Un modo che il pubblico di casa non ha dimenticato.

Chiricò nel giorno della presentazione al Lecce, crediti: corrieresalentino.it

Chiricò e i tifosi, tutto successe nel 2013

Giugno 2013, il Lecce uscì sconfitto dalla finale playoff per la B, persa contro il Carpi. La società divenne furiosa, e i tifosi ancor di più; l’allora presidente Savino Tesoro costrinse la squadra ad un allenamento punitivo il giorno successivo, a cui però diversi componenti della rosa non presero parte presentando un certificato medico. Tra questi vi era anche Chiricò, incurante del clima teso che aveva accompagnato la sconfitta dei pugliesi, si dichiarato malato presentando il certificato medico ma si tradì pubblicando sui social quello stesso pomeriggio delle foto di lui in piscina a rilassarsi.

Cosimo Chiricò (a sinistra) con Antonio Junior Vacca ai tempi del Foggia Calcio, crediti: foggiacalciomania.com

Per i tifosi si trattò di un grave affronto, che ha portato rancori anche negli ultimi anni quando, in occasione dei derby, il giocatore aveva vestito la maglia del FoggiaEpisodi probabilmente sottovalutati dal ds Meluso che, lo scorso inverno, lo ha messo nuovamente sotto contratto: un ritorno contestato dai tifosi, nonostante la società lo avesse acquisito a parametro zero (svincolato infatti dopo i problemi del Cesena) e monetizzare quindi con una cessione nella sessione estiva. Inutili le scuse di Chiricò nella conferenza stampa di presentazione, nel clima poi reso ancora più teso dalla decisione – presa lo scorso agosto – di dire no all’offerta avanzata dalla Ternana.

 

Tifosi infuriati dopo l’esordio contro la Salernitana

Sticchi Damiani, in conferenza stampa a inizio campionato, aveva manifestato l’intenzione di non andare contro la volontà degli ultras, venendo meno alla parola data quando in casa contro la Salernitana Chiricò è sceso in campo: risultato? Tifosi della curva giallorossa inferociti. Poi la decisione comunicata nelle scorse ore. Non è bastata la solidarietà che la maggior parte dei tifosi ha manifestato nei confronti dell’attaccante, disapprovando apertamente quanto fatto dai contestatori.

Poco coerente per alcuni anche Liverani che, nonostante fosse ben consapevole della situazione, aveva deciso di schierarlo compiendo liberamente le sue scelte. Il procuratore del ragazzo, Kael Grimaldi, ha commentato in maniera molto dura l’accaduto: “Sono sbalordito e disgustato. Dopo aver appreso che il presidente Saverio Sticchi Damiani e la sua famiglia sono stati oggetto di minacce per aver fatto giocare Chiricò, ci viene riferito che il giocatore è fuori rosa. Chiricò è venuto a Lecce su espressa richiesta del presidente, e non ci sarebbero stati problemi. Questi sono atteggiamenti da condannare”. Parole smentite poi dalla dirigenza leccese: “Diversamente da quanto riferito dal sig. Grimaldi nessun componente della società è stato mai oggetto di minacce, intimidazioni o pressioni di alcun tipo in relazione alle note vicende inerenti il calciatore Cosimo Chiricò”.

Questo articolo ha utilizzato come fonte i comunicati della società giallorossa e, come fonte parziale, Sky Sport.

Redazione

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Foggia N•6/2018

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