Foggia, Zauri: “Futuro? Non mi ha chiamato ancora nessuno. Ci manca…”

Zauri Foggia

Immagine in evidenza: mister Luciano Zauri - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Foggia Luciano Zauri ha presentato la sfida di Serie C – girone C con la Casertana, in programma alle 17:30 di domani, sabato 29 marzo: tutte le sue dichiarazioni.

Domani mancheranno Sarr e Salines, quest’ultimo squalificato, per il resto tutti a disposizione. Non abbiamo mai perso le motivazioni, poi a volte non abbiamo offerto prestazioni importanti… Con la Cavese abbiamo sofferto il terzo match della settimana oltremodo, mentre con la Juve la prestazione c’è stata in termini di impegno e voglia. Affronteremo domani una gara molto importante ai fini della classifica, visti gli ultimi risultati“.

Noi dopo il Sorrento siamo diventati altro, perché non abbiamo l’attaccante e quindi siamo stati costretti a giocare in maniera diversa: di volta in volta i ragazzi, vedi Touho ed Emmausso, si sacrificano. Non si può non vedere che a volte, quando abbiamo bisogno di qualcosa di diverso, mettiamo Marzupio centravanti… Non avere l’attaccante centrale, per caratteristiche, è oggettivamente un problema per noi“.

Non mi sono mai adagiato sui buoni risultati o preoccupato oltremodo quando non sono arrivati. Con la Casertana sarà difficile: l’avversario è in salute, sta bene e viene da un cambio d’allenatore, cosa che fa rimescolare un po’ le carte. Nella gara precedente in casa ha fatto molto bene, nell’ultima ha perso ma lo ha fatto all’ultimo secondo. Loro stanno bene, ma anche noi“.

Nessuno dello staff è stato ancora contattato per i rinnovi. Aspettiamo inizi aprile“.

Tutto quello che succede in mezzo al campo è responsabilità mia: sta a me e allo staff trovare il modo migliore per sistemare i problemi. Creare occasioni è importante, così come sfruttarle, il problema c’è quando non le abbiamo… Con la Juve abbiamo avuto un paio d’occasioni con Touho, anche nella ripresa: è un ragazzo arrivato da poco, che si sta integrando velocemente, anche con la lingua. Non è una punta centrale, per cui di volta in volta si adatta con le sue caratteristiche, esattamente come Emmausso. Dobbiamo concentrarci su quelli che abbiamo, è mia responsabilità far funzionare tutti al meglio“.

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Zauri Foggia
Immagine in evidenza: mister Luciano Zauri – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Foggia, Zauri: “Per me Sarr vale Murano. Santaniello non può giocare”

Tatticamente nell’ultima gara abbiamo provato a cambiare qualcosa, per non lasciare l’attaccante da solo, ma non essendo i ragazzi punte centrali di ruolo tendono a svariare, cosa che ci priva di un riferimento davanti. Strategicamente, in tutte le partite disputate ci sono state partite in cui siamo stati bassi perché in difficoltà e altre in cui siamo stati più propositivi. La nostra bravura dovrà essere nello sfruttare le occasioni della partita, a livello strategico e tattico“.

Sappiamo bene cosa c’è da fare e lo abbiamo sempre fatto: l’impegno non è mai mancato, per quanto sia stata sbagliata qualche prestazione. In alcune partite, vedi quelle con Potenza e Catania, avremmo potuto fare il salto in classifica e non ci siamo riusciti per colpa nostra: non facendo quei punti, ci siamo trovati un po’ dove siamo adesso“.

Per me Sarr vale Murano, ma Emmausso e Touho non sono prime punte. Il nostro attacco, da quando non abbiamo Sarr, è cambiato totalmente: Sarr sta facendo la sua migliore stagione da professionista anche perché è la prima, non possiamo pensare che lui potesse risolvere i nostri problemi. Per caratteristiche, non abbiamo una prima punta: chi gioca contro di noi, non avendo una prima punta con quelle caratteristiche, fa un certo tipo di partite. Dobbiamo trovare soluzioni, starà a me farlo“.

Abbiamo scherzato col fuoco e ci siamo legati all’unico attaccante disponibile, perché Santaniello sta bene ma non può giocare… Si è allenato pochissimo, ma si sta rendendo disponibile perché ci tiene, per quanto non possa scendere in campo. Non mi sono mai nascosto: sin dalle prime interviste, ho sempre detto che le responsabilità delle sconfitte sarebbero state le mie. Così è ed è sempre stato, ho messo la faccia in ogni momento. Oggi devo trovare soluzioni, perché pensare a quanto avrebbe potuto essere e non è stato sarebbe riduttivo e ingeneroso nei confronti dei ragazzi che alleno tutti i giorni“.

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