“Sono contrario a ogni tipo di guerra, qualunque esse siano. Siamo nel 2020 e le cose si possono risolvere parlando, dialogando” – sono le parole del tecnico degli azzurri, Roberto Mancini, ai microfoni di Raisport. Così si è espresso il c.t jesino sul caso dei saluti militari fatti dai giocatori della Turchia nelle ultime due partite della nazionale. “Lo sport è l’unico mezzo che riesce ad avvicinare le persone e a non allontanarle. E questo devono fare gli uomini di sport, che lavorano tutti i giorni con persone di ogni etnia”.
Mancini, che per una stagione ha allenato il Galatasaray, non si è sbilanciato sull’opportunità – o meno – di spostare la finale di Champions di quest’anno da Istanbul: “Posso solo dire che ci ho lavorato un anno ed è una città meravigliosa con persone meravigliose. Poi non so cosa possa succedere”. Un commento anche sugli episodi di razzismo che ieri, a Sofia, hanno portato per due volte alla sospensione di Bulgaria-Inghilterra: “In tutta Europa ci sono situazioni difficili e quando accade in Italia siamo i primi a criticare. Il mondo spero migliori un po’“.
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