Canonico: “Qualcuno dice che Sapio non ha esperienza, mi fa incazzare”

Immagine in evidenza: il D.S. del Foggia, Piergiuseppe Sapio - crediti foto: sito ufficiale Calcio Foggia 1920
Questo pomeriggio il presidente del Foggia, Nicola Canonico, insieme al direttore sportivo Piergiuseppe Sapio, è intervenuto in conferenza presso la Sala Stampa A. Fesce dello Stadio Pino Zaccheria.
Inevitabile punto focale di questa stessa le dimissioni di mister Fabio Gallo. Vediamo le dichiarazioni del patron rossonero.
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Canonico: “Di Sapio ho stima immensa”
“Voglio essere chiaro: di Sapio nutro una stima immensa. Qualcuno racconta che lui non è un Direttore Sportivo con esperienza, che è una cosa che mi fa incazzare: Piergiuseppe ha capacità e competenze, è un ragazzo che sta dimostrando con i fatti di poter portare giocatori importanti al Foggia. L’operazione Beretta l’ha condotta dal primo all’ultimo minuto, l’operazione Thiam l’ha fatta lui: al fianco non ho uno stolto ma una persona che di calcio ne mastica, anche se giovane. Non siamo stolti, ma mastichiamo calcio: nella vita bisogna dare fiducia ai giovani e molto spesso questo manca, Piergiuseppe ci darà molte soddisfazioni. Se presidierò il Foggia, Piergiuseppe rimarrà qui anche il prossimo anno, è un dato certo, perché ha l’umiltà di confrontarsi: la presunzione diventa una cosa bruttissima nella vita, quando vedo una persona presuntuosa è finito il rapporto. Ci sono allenatori che ammiro, apprezzo e rispetto tantissimo, ma ce n’è una categoria legata ai ‘presuntuosi ciucci‘ che non hanno mai vinto nulla nella vita calcistica da allenatori, che devono avere più umiltà che gli manca” – dice il presidente.
“Piergiuseppe rappresenta il prosieguo di questa programmazione. Avere una base di partenza importante come la nostra non è da poco, nella vita se uno mi chiede di volere andare in B gli dico subito di sì, ma dobbiamo confrontarci con gli aspetti economici perché non devono mai sfuggire dal discorso societario (è un’azienda il Foggia, come tutte le altre), poi serve un pizzico di fortuna, i playoff sono un altro campionato a cui arrivare mentalmente e atleticamente in maniera perfetta. Mettere un allenatore in questo momento non è il massimo, ma non è una scelta della società di esonerare un allenatore per trovarne un altro. È anche forse un periodo giusto per poter dare la possibilità a chi subentra di lavorare nel mese di marzo in tranquillità e poi ci appresteremo alla fine del campionato a metà aprile per poi partire coi playoff. Ora Sapio ha la grossa responsabilità di portarci un allenatore che abbia un peso e che soddisfi la richiesta che la società gli ha fatto; è un ragazzo che ha fatto 21000 km in un mese, spero che su Sapio si inizi a parlare in maniera corretta, perché molto spesso vanno i mister e allenatori che non hanno mai vinto niente nelle trasmissioni – manco i tornei giovanili – e parlano di calcio, parlano del Foggia, mi viene da ridere quando li ascolto” – continua Canonico.
“Il ridere quando il Foggia perde è una cosa che da tifosi non si può accettare; ‘il barese’ è quello che ama il Foggia, mette soldi per il Foggia e fa divertire i foggiani, che non disprezza di essere barese ma che ama questa città e questa squadra, mettendoci la faccia e i soldi. Si sono preoccupati del 16 gennaio che c’era una scadenza federale? Non credo, non si parla più delle scadenze, è una normalità e ci sta: questo deve dare Canonico, la serenità. Dico ai tifosi di stare sereni, arriva uno migliore di Gallo. Sapio lavora sereno. Molto spesso metto ansia, si dice, lo faccio perché stiano tutti sotto pressione: Foggia ci mette pressione e se la stacchiamo poi ci rilassiamo troppo, rischiando di fare brutte figure, quindi è giusto mettere pressione a tutti. Sono orgoglioso di avere una squadra dal DG al Team Manager, al segretario a tutti, staff tecnico importante, un gruppo di ragazzi straordinari: sono orgoglioso di rappresentarli e rappresentarvi. Se uno pensa che questa cosa possa scalfirci, ci rafforza ancora di più: più ci succedono problemi, uno se sa lottare ed è caparbio nella vita, le cose le ottiene” – conclude.