Il presidente del Calcio Foggia, Roberto Felleca, ha parlato in una conferenza stampa dopo la vittoria casalinga col Nardò.

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“Per quanto riguarda il Foggia del primo tempo, col nuovo modulo, ha bisogno di automatizzare movimenti nei tempi delle uscite e in fase difensiva in generale, ma l’abbiamo fatto discretamente bene per essere la prima volta. Sono molto contento, non abbiamo fatto ancora nulla, ma sono felice. Noi dovevamo cambiare qualcosa, non bastava quello che stavamo facendo, quindi abbiamo optato col cambio di modulo, che ci ha permesso di poter sfruttare di più gli esterni. Con i tre attaccanti davanti all’area, siamo pronti a sfruttare gli errori degli avversari. Il gioco non è stato brillante, ma sicuramente più propositivo, meno alto e con una trama che si è vista. Questi aspetti sono fondamentali per lavorare bene, facciamo girare più velocemente la palla. L’obiettivo è ottimizzare gli automatismi in vista di domenica. Abbiamo creato molte palle gol e concesso poco, ma ci sono stati anche errori su cui dobbiamo lavorare.
Penso questa gara possa essere la svolta: grazie al Mister che ha deciso di cambiare modulo, cosa molto difficile per un allenatore. Questa è la dote di Ninni Corda, uomo d’azienda che ha permesso possibile questa cosa. Non lo voglio far diventare Raiola, ma non dobbiamo esagerare nel criticare un professionista che sa il fatto suo. Lavorando di gruppo miglioreremo tutti quanti.
Bitonto? Se fossimo stati noi a fare i loro risultati, avremmo detto che saremmo stati in crisi. I punti sono importanti ma non fondamentali a nove giornate dalla fine. Noi dobbiamo focalizzarci sul nostro percorso, abbiamo completato una bella settimana intensa. La piazza deve finalmente capire che siamo presenti, siamo lì, senza criticarci. Abbiamo 54 punti e altri 24 a disposizione. La critica deve essere uguale, sia vincendo, che pareggiando o perdendo.
Gibilterra? Poteva evitare di farsi espellere, è stato un errore di gioventù. Anche lì, però, se avessero pareggiato sarebbe stato devastante, così non è stato e quindi non lo critichiamo più di tanto. Ha fatto un’ingenuità grande, da ragazzino. Non gliela devi perdonare ma non lo puoi nemmeno crocifiggere: ha fatto un fallo di reazione, non pensando di essere ammonito, è un ragazzino, ci può stare.
Rigori? Ce n’erano due, su Russo e Tortori. Quello su Tortori del primo tempo era netto, un calciatore in vantaggio su un altro non ha interesse a cadere, il calciatore del Nardò doveva essere espulso. Stessa cosa per il rigore non dato su Russo. Anche quando l’arbitro ha fischiato la punizione per il fallo su Tortori, il difensore del Nardò doveva essere espulso. Gli episodi possono fare tre, quattro, cinque gol con un Nardò che non era da meno del Brindisi, che ha pareggiato a Bitonto ed ha perso con noi. L’Audace Cerignola ha perso col Gelbison: senza nulla togliere a Feola che aveva detto che noi non avevamo un gioco, è troppo facile stare a dieci punti dalla prima in classifica e vincerle, devi essere costante in tutto il campionato, è nei momenti finali che si dimostra quanto si vale. Che lo dimostri anche il Cerignola.
I ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, non ricordo un gruppo così ampio che si mette a disposizione e contribuisce con entusiasmo ai cambiamenti, per prendersi la maglia da titolare. Qualcuno che poteva esserlo è finito in tribuna, perché il Mister, avendo una rosa così ampia, se un calciatore non è utilizzabile non lo mette nemmeno in panchina. I ragazzi hanno voglia e hanno capito che la piazza è esigente, siamo tutti molto uniti. Sono fiducioso, noi in dieci non soffriamo più di tanto, pecchiamo in qualche azione in più magari, ma non ce ne accorgiamo nemmeno.
Trasferte? Quelle che temevo di più le ho affrontate. Sulla carta rimane Sorrento, spero domenica di vincere col Grumentum. Il Bitonto andrà a Casarano domenica, sarà la loro trasferta più importante: deciderà le loro sorti del campionato, verso l’alto o verso il basso. Il Casarano non permetterà loro di giocare più di tanto, la difesa è organizzata; il Bitonto ha un buon attacco ma sta faticando. Se poi noi andiamo a perdere col Grumentum… Può succedere tutto. Noi lavoreremo per vincerle tutte, il campionato e la classifica ci stanno dicendo determinate cose.
Gibilterra ha giocato nella stessa posizione di Gentile? Una cosa è giocare spalle alla porta con tre attaccanti, una cosa con Gentile che parte da dietro, un po’ come quando Russo ha fatto la mezzala. Con tre attaccanti spalle alla porta, metti in grossa difficoltà la difesa avversaria: con lui devi giocare così, sa anche fare le ripartenze. Non avendo il giovane a centrocampo, hai potuto mettere più gente esperta. Gli esterni possono giocare nel loro ruolo reale, col loro piede: molte squadre di Serie A giocano col piede invertito, ma usando il 4-3-3. Nel 3-4-3, gli esterni che giocano nel loro ruolo naturale aiutano sia la fase offensiva, che la difensiva. Sono piccole cose che ci aiuteranno nel prosieguo del campionato.
Se mi aspettavo di guadagnare qualcosa sulle concorrenti? Sono contento di quello che è successo, a fine primo tempo eravamo primi col Bitonto. Le percentuali ad oggi sono cambiate; lunedì dicevamo che il Cerignola aveva più chance di vincere il campionato, oggi ha diminuito le sue possibilità, perché è a cinque punti da noi e a sei dalla prima. Noi e il Bitonto abbiamo le stesse possibilità di vincere il campionato, non guardo il punto di differenza. Avremo anche lo scontro diretto in casa, un punto a nostro favore.
Sorrento? Non l’ho mai considerato per la vittoria finale, non me ne vogliano. Ha scavalcato il Cerignola, è a quattro punti da noi, è vero. Anche loro sono padroni del proprio destino: battendo Foggia e Bitonto, vincerebbero. Io però voglio credere ad un altro campionato. Dipende dal Foggia, ora più che mai”.    
Immagine in evidenza: Calcio Foggia 1920

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