Il panorama calcistico italiano è surreale a causa del Coronavirus: si presenta senza spettatori, senza giornalisti e senza immagini in chiaro. Diversi i colloqui fra il ministro delle Sport Vincenzo Spadafora e le istituzioni sportive ed ecco la situazione attuale: disposizione di giocare a porte chiuse, nel prossimo fine settimana, solo le gare che si disputeranno nelle sei regioni colpite dall’epidemia.
“Non esistono le condizioni o le motivazioni per ampliare le limitazioni al resto del Paese, neppure in via precauzionale. Anzi, se i dati non ci daranno indicazioni differenti può anche darsi che da lunedì non prorogheremo lo stop agli eventi sportivi nelle regioni coinvolte: potremmo delimitare ancora di più le aree, restringendole alle zone dove sono in corso i focolai“ – spiega il Ministro Vincenzo Spadafora.
Coronavirus, la Serie A a porte chiuse
Sono cinque, per ora, le partite di serie A che si giocheranno a porte chiuse: sabato Udinese-Fiorentina; domenica Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e Juve-Inter. Resta ancora in bilico invece la partita di lunedì Sampdoria-Verona, quando sapremo se il decreto avrà esaurito i suoi effetti. Anche per la serie B si giocherà a porte chiuse nelle sei regioni coinvolte.
Rimborsi ai tifosi? Dipende dalle società
I tifosi che hanno acquistato il biglietto e gli abbonati saranno rimborsati per le partite a porte chiuse? La decisione spetta alle singole società.
La Juve attende “la circolare governativa di attuazione del decreto“ così come il Milan: il provvedimento riguarderà non solo il costo del biglietto ma anche la quota parte di abbonamento (corrispondente ad un diciannovesimo del prezzo totale). L’Inter, coinvolta per il rinvio della partita con la Samp, aspetta che venga stabilita la data del recupero per poi valutare il da farsi: il recupero potrebbe giocarsi il 20 maggio: unico mercoledì libero per i nerazzurri nell’eventualità in cui arrivassero in finale di Coppa Italia e di Europa League; verrà tuttavia anticipato se la squadra di Conte sarà eliminata. Per la gara di domani contro il Ludogorets ci sono 250 giornalisti accreditati che, se ritenuti troppi, potrebbero essere lasciati fuori per motivi di sicurezza.
Partite in chiaro, disponibilità di Sky ma serve un decreto
Codacons ha spinto affinché venga trasmessa in chiaro Juve-Inter, così che tutti i tifosi, e non solo gli abbonati alle pay TV, possano assistere al big match. Sky ha fornito la disponibilità a programmarla sul suo canale gratuito TV8 ma l’emittente satellitare possiede solo i diritti criptati e non quelli in chiaro: si potrebbe verificare quindi la violazione della Legge Melandri con intervento dell’Antitrust. Disponibilità anche da Mediaset e RAI ma sarà necessario l’intervento del governo con un decreto e per una motivazione speciale: ordine pubblico.
Immagine rappresentativa, foto: Pixabay