Una vera e propria guerra che si scatenerà contro la FIGC. Il consiglio direttivo di ieri dell’associazione dei calciatori infatti ha attaccato la Federazione per via della delibera di mercoledì del Consiglio Federale che “permette di iscriversi ai campionati 2020-21 anche alle formazioni che non hanno pagato le mensilità di marzo e aprile perché impegnate in un contenzioso di fronte al Collegio Arbitrale con i rispettivi spogliatoi”.
L’ennesimo affronto dopo che l’Associazione non era stata coinvolta nel processo per la stesura del protocollo medico per gli allenamenti di squadra: “C‘è una situazione eccezionale per il coronavirus e si pensa di risolverla con le solite logiche: provo a scaricare sull’altro il problema, se possibile anche a fregarlo. E’ questo che mi preoccupa” – sono le parole di Damiano Tommasi all’Ansa.
I calciatori spiegano che i club di Serie A hanno già ricevuto dai broadcast oltre l’80% dei proventi dai diritti tv e che hanno con tratti blindati che verosimilmente li metteranno nelle condizioni di riscuotere anche il resto, specie se il campionato terminerà. Per questo motivo i calciatori non accettano la logica del taglio che invece la Lega ha messo per iscritto (2 mensilità se il tornerò finirà) con l’appoggio della FIFA.
Nella foto Damiano Tommasi, crediti: assocalciatori.it
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