Bye bye Foggia: se ne va un altro tassello importante | Ha già firmato con il nuovo club

Illustrazione di alcuni giocatori del Foggia (profilo Instagram calciofoggia1920 screen) - lagoleada.it
Purtroppo se ne va anche lui, e nessuno si sarebbe mai aspettato una decisione simile. Ma cos’è successo esattamente?
Quando in una squadra se ne va un tassello importante, non è solo un giocatore a partire. È un pezzo di identità che si stacca, lasciando un vuoto che non sempre si può colmare con un semplice sostituto.
La squadra perde equilibrio, perde certezze. Dentro lo spogliatoio si avverte il silenzio di chi non c’è più, il vuoto nei gesti abituali e nella voce che guidava.
Il campo lo sente subito. Manca quella giocata, quel recupero, quella scelta giusta nei momenti difficili. I compagni ci mettono un po’ a capire come riorganizzarsi, perché certi ruoli non sono solo numeri: sono responsabilità.
E i tifosi? Loro lo sanno. Si stringono attorno ai ricordi, applaudono l’eredità lasciata e sperano che il futuro sia all’altezza. Ma un tassello così, quando se ne va, lascia sempre una cicatrice.
Quando un pezzo se ne va
Ci sono addii che fanno rumore, anche se durano poco. Perché non conta il tempo, ma quello che riesci a lasciare. Antonio Gala al Foggia non c’è stato una vita, ma abbastanza da farsi ricordare. Giocatori così, che arrivano in punta di piedi e poi si fanno notare quando serve, sono quelli che lasciano un segno più emotivo che numerico. E infatti l’addio non è passato inosservato.
L’impressione è che la sua fosse una presenza silenziosa ma concreta. Non era una star, certo, ma uno di quelli su cui puoi contare quando la partita si complica. Un ragazzo giovane, con la faccia pulita e la testa sulle spalle, che in sei mesi ha dato il suo contributo senza troppe parole. E alla fine, quando è arrivato il momento dei saluti, si è preso anche il tempo per dire grazie.

I motivi di un addio
Come riportato da Calcio Foggia, il saluto di Gala al Foggia è arrivato dopo una decisione ufficiale del Collegio Arbitrale della FIGC, che ha accolto la richiesta di svincolo per inadempienze contrattuali da parte del club. In parole povere, stipendi arretrati. Non solo lui: insieme a Gala, hanno lasciato anche altri due calciatori, Salines ed Emmausso.
Eppure, nonostante la delusione, Gala ha lasciato Foggia con parole piene di riconoscenza. In rossonero ha giocato dieci partite, segnando due gol (entrambi nella trasferta contro il Potenza) e servendo due assist. Un bilancio niente male, considerando anche che si tratta di un classe 2004 cresciuto nel vivaio del Milan, con alle spalle presenze in Nazionale Under-18.