Bussano nell’ufficio di Juric: è Daniel Maldini, vuole andarsene | Va in prestito per riprendersi la nazionale

Daniel Maldini (Shutterstock foto) - www.lagoleada.it
C’è ancora futuro per il giovane trequartista nella rosa di Ivan Juric? Più di una chance lontano da Bergamo per dimostrare il suo valore
Dopo 9 gloriosi anni sotto i sapienti ordini di Mister Gian Piero Gasperini, che hanno condotto l‘Atalanta da modesta squadra da metà classifica, alla ricerca del piazzamento salvezza, ad una delle big della Serie A, a Bergamo è tempo di cambiamenti.
Il magico ciclo Gasp, che ha permesso agli Orobici di esporre nella propria bacheca trofei persino una UEFA Europa League, vinta al termine dell’annata 2023-2024 travolgendo gli “imbattibili” del Bayer Leverkusen, è infatti giunto al termine.
Per sostituirlo alla guida della panchina nerazzurra la società, forse anche consultandosi con lo stesso ex tecnico, ha scelto uno dei suoi “figliocci” o “discepoli“, che dir sì voglia: Ivan Juric.
L’ex centrocampista croato è, infatti, stato allenato da Gasperini prima nel Crotone e poi nel Genoa, seguendo il nativo di Grugliasco nelle esperienze dello stesso in panchina anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, in qualità di collaboratore tecnico e poi vice allenatore tra Inter e Palermo.
Nel vivo della rivoluzione
Ad influire sulla scelta da parte della famiglia Percassi di non lasciarsi scappare Ivan Juric è, probabilmente, anche il sistema di gioco analogo a quello fino ad ora proposto da Gasperini; proseguire sul medesimo filone comporterebbe uno stravolgimento non eccessivamente destabilizzante per i giocatori nerazzurri, specie i più “veterani“, ormai abituati ai dettami tecnico-tattici del Gasp, che sicuramente Juric sarà in grado, a grandi linee, di riproporre. D’altronde l’impronta dell’ex tecnico atalantino sullo stile eletto dal nativo di Spalato è sempre parsa evidente andando ad analizzare le sue squadre.
Per quanto riguarda il mercato dei bergamaschi, si registrano tra le partenze più impattanti l’addio a parametro zero del perno difensivo Rafael Toloi, l’approdo a Madrid, sponda Atletico, di un bergamasco di nascita e prodotto del settore giovanile orobico quale è Matteo Ruggeri, e del centravanti capocannoniere dell’ultimo campionato di Serie A, Mateo Retegui, che ha salutato, direzione dell’Arabia Saudita. In termini di nuovi arrivi, invece, si evidenzia l’approdo del talentuoso esterno diciassettenne Honest Ahanor dal Genoa e dell’offensivo Kamaldeen Sulemana dal Southampton.

Una pedina utile, ma occhio alle “vie del mercato”
A questo punto resta da sciogliere un interessante noto: quello correlato all’ipotesi di permanenza, o allo scenario alternativo di addio, di Daniel Maldini ai colori nerazzurri. Il figlio d’arte è approdato a Bergamo a titolo definitivo dal Monza per 10 milioni di euro più 3 di bonus nel corso dell’ultima sessione invernale di calciomercato. Nonostante le indubbie qualità, Gasperini ha preferito continuare a puntare sui titolari già perfettamente rodati alle spalle delle punte, concedendo a Maldini appena 210 minuti, spalmati in 10 presenze, durante le quali il classe 2001 è comunque riuscito a racimolare 3 reti.
La volontà del giovane sarà fondamentale: giocarsi le proprie carte, consapevole di dover partire il più delle volte dalla panchina, in una squadra che indubbiamente lotterà per le posizioni di maggior rilievo della classifica, disputando anche la UEFA Champions League, o contare su un minutaggio maggiore in una squadra di fascia un pelo inferiore? Gli spiragli di cui si sta parlando relativamente al proseguo della carriera di Daniel Maldini inquadrano la possibile partenza in prestito (non è ancora chiaro se si parlerà di obbligo, di diritto o di cessione temporanea secca), con squadre del calibro di Parma e Torino che osservano alla finestra, alla ricerca di un profilo di questo tipo. Che un eventuale approdo in una delle due compagini possa permettere all’ex Milan di riconquistare la Nazionale, con la quale ha esordito lo scorso 14 Ottobre, scendendo in campo in altre 4 occasioni?