Serie A

Bakayoko: “Non mi sono mai rifiutato di entrare”

“Non accetto mi si faccia passare per un giocatore che si è rifiutato di entrare in campo quando l’allenatore gliel’ha chiesto e che non ha rispettato il suo club e i suoi compagni di squadra” – questo lo sfogo su Twitter di Tiemoué Bakayoko, poche ore dopo Milan-Bologna di ieri sera, in cui il francese ha avuto dei dissidi con il tecnico Gennaro Gattuso. “Non ho mai rifiutato di entrare, lui si è rivolto a me con termini che non mi aspettavo e io stavo solo ripetendo le sue parole”.

Il Milan torna in corsa per la Champions League grazie alla vittoria 2-1 sul Bologna ma deve affrontare l’ennesimo caso di una spogliatoio turbolento. Tra Bakayoko e Gattuso volano parole grosse in panchina quando Biglia – che lascia San Siro in stampelle – chiede il cambio al 26′ e il francese, probabilmente stizzito per la panchina, si rifiuta di entrare subito e chiede più tempo per riscaldarsi. Gattuso è inviperito ma a fine partita cerca di smorzare le polemiche, anche se lo sguardo tradisce la rabbia verso il comportamento del centrocampista, con cui domani mattina ci sarà probabilmente un confronto alla ripresa degli allenamenti a Milano: ”Sono affari nostri, ci ha messo un po’ di più a riscaldarsi e ho scelto Mauri – dice l’allenatore dei rossoneri – Ho aspettato 8 minuti, non si era ancora messo il parastinchi ma finisce là. E’ capitato anche a me di mandare a quel paese un allenatore. A me possono dire di tutto, mandarmi a quel paese ma non bisogna mancare di rispetto allo spogliatoio. Voglio chiuderla nello spogliatoio e parlare la mia lingua, quella che in tv non si può usare. Quello che ci diremo lo sentiranno tutti. Ora pensiamo alla vittoria e non a disperdere energie su altre cose. Dopo il derby ne abbiamo combinate abbastanza: la lite tra Kessie e Biglia, la maglia di Acerbi. Dobbiamo dare priorità al Milan, a chi ci paga, ai tifosi e non all’ego.
I voti li daremo a fine stagione, vedremo chi si è comportato bene e male”. Gattuso crede ancora alla Champions: ”E’ una vittoria importante, siamo a tre punti dal quarto posto. Sapevamo delle difficoltà per il momento non brillantissimo, si sapeva che c’era da soffrire. Nei giocatori c’era tanta rabbia nei miei confronti per la decisione dura di tenerli lontani dalle famiglie, volevo vedere la stessa rabbia in campo e sotto questo aspetto la squadra ha saputo battagliare”.

fonte: ANSA

Giovanni Colotti

Collaboratore, studente universitario.

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Giovanni Colotti
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