La Nazionale di Calcio nel 1934, foto di Pubblico Dominio
La Nazionale Italiana di Calcio giocò la sua prima partita 110 anni fa, il 15 maggio del 191, all’Arena civica di Milano contro la Nazionale Francese. La Federazione Italiana Giuoco Calcio era stata istituita a Torino nel 1898 con il nome di Federazione Italiana del Football.
Nello stesso anno si disputò il primo campionato italiano, vinto dal Genoa fra quattro squadre partecipanti, tutte del Nord, tre delle quali non esistono più.
Il primo commissario tecnico della Nazionale fu l’arbitro ed ex calciatore milanese Umberto Meazza, che formò una squadra di giocatori provenienti prevalentemente da club milanesi e torinesi, ad eccezione del capitano, Francesco Calì, difensore dell’Andrea Doria (che divenne poi l’attuale Sampdoria).
Furono 4mila gli spettatori e l’Italia giocò con maglie bianche e pantaloncini a discrezione dei giocatori, bianchi o neri. Le maglie azzurre, omaggio alla bandiera della famiglia reale italiana, vennero introdotte dalla terza partita, giocata l’anno dopo contro l’Ungheria.
Mancavano all’appello i giocatori della Pro Vercelli, fra le squadre più forti dell’epoca, squalificati dopo una disputa con la federazione, tuttavia l’Italia vinse nettamente con il punteggio di 6-2 contro una Francia mal selezionata a causa di dissidi interni alla sua federazione.
Ai tempi, come quasi tutti, gli italiani giocavano a calcio come passatempo: fra di loro c’erano artigiani, artisti e ragionieri. Il primo gol fu segnato da Pietro Lana, uno dei dissidenti del Milan che fondarono l’Inter (ci ripensò e tornò al Milan senza mai giocare nell’Inter): fu quindi il primo marcatore della Nazionale di calcio e anche il primo a segnare un tripletta, nella stessa partita.
Nella foto La Nazionale di Calcio nel 1934, foto di Pubblico Dominio
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