Atalanta rasa al suolo: via altri 3 top player | L’obiettivo sarà la salvezza

Illustrazione dell'Atalanta contro il Parma (LaPresse FOTO) - lagoleada.it

Illustrazione dell'Atalanta contro il Parma (LaPresse FOTO) - lagoleada.it

L’Atalanta si trova in una posizione particolare, tantissimi suoi (ex) campioni stanno andando altrove, e forse se ne andranno via anche altri.

Nel calcio, come nella vita, tutto ha un inizio e una fine. Quando un allenatore resta a lungo su una panchina, si crea un ciclo: si costruisce una squadra, si danno identità e stile, e spesso arrivano anche i risultati.

Ma prima o poi quel ciclo si esaurisce, per logorio interno, nuove ambizioni o semplicemente per il passare del tempo. Quando l’allenatore se ne va, soprattutto se era un punto di riferimento, qualcosa inevitabilmente cambia.

La squadra perde un equilibrio, si apre una fase di transizione, e spesso la dirigenza sceglie di ripartire da zero. È in quei momenti che iniziano le cessioni: si smontano pezzi chiave, si rivedono le priorità.

A volte sono i giocatori stessi a voler andare via, legati com’erano al progetto del vecchio tecnico. Altre volte è la società a voler voltare pagina, ringiovanendo la rosa o tagliando i costi. In entrambi i casi, si assiste a una sorta di “rivoluzione silenziosa”, fatta di addii graduali ma profondi.

Un’estate movimentata

Il calciomercato dell’Atalanta si sta trasformando in una vera girandola di nomi, tra chi arriva e chi saluta. I nerazzurri, reduci da stagioni di ottimo livello e da un’identità di gioco ormai consolidata, sembrano pronti a riscrivere parte del loro organico. E i movimenti in entrata non mancano: da Odilon Kossounou, difensore solido preso dal Bayer Leverkusen, a Kamaldeen Sulemana, esterno ghanese in arrivo dal Southampton. Ci sono poi i colpi più giovani come Honest Ahanor, terzino 17enne con doppia nazionalità italiana e nigeriana, e Lazar Samardžić, che all’Udinese ha fatto vedere sprazzi da vero 10. Insomma, come riportato da Transfermarkt, sono già arrivati un po’ di giocatori.

E se da un lato si costruisce, dall’altro si taglia. La lista delle cessioni inizia ad allungarsi: su tutte, spicca quella di Matteo Ruggeri, ceduto all’Atlético Madrid per 17 milioni. Non meno rilevante l’addio di Retegui, anche se la vendita frutterà quasi 70 milioni, come riportato dalla Gazzetta dello Sport. Roberto Piccoli ha preso la via di Cagliari, dove ritroverà Michel Adopo, entrambi venduti per una somma complessiva superiore ai 15 milioni. 

Illustrazione di alcuni giocatori dell'Atalanta (LaPresse FOTO) - lagoleada.it
Illustrazione di alcuni giocatori dell’Atalanta (LaPresse FOTO) – lagoleada.it

Come evolverà la situazione?

Con la partenza di Ruggeri e Retegui, si potrebbe pensare che la rivoluzione nerazzurra abbia già preso corpo. E invece no, perché l’Atalanta rischia di perdere altri tre pezzi da novanta. Come riportato da Transfermarkt, si parla sempre più insistentemente di Ederson, il centrocampista brasiliano che da mesi è nel mirino di Inter e Juventus. 

Non è tutto. Anche Lookman e Scalvini sono finiti nel mirino di club importanti. L’esterno nigeriano è è ad un passo dall’Inter. Scalvini, invece, viene seguito da squadre come Newcastle e il Napoli. Se davvero dovessero partire tutti e tre, per l’Atalanta si aprirebbe una nuova fase di transizione, quasi una mini rifondazione.