E’ tanto difficile apprezzare le reti di Ramsey?
Quando il web si annoia le spara grosse. Oggi il cantante dei Prodigy, Keith Flint, ci ha lasciati e Aaron Ramsey è andato in goal contro il Tottenham. Eventi distinti e separati, coincidenze che si sono ripetute, questo è vero. Ma piantiamola una buona volta!
Sareste contenti se, nel fare bene il vostro lavoro, i colleghi associassero i vostri successi ai decessi dei capiufficio più anziani? Ecco, direi di no. E l’episodio con Flint, se dobbiamo dirla tutta, non va nemmeno considerato visto che gli eventi sono avvenuti in giorni distinti e separati. “La maledizione” del gallese, sinceramente, ha rotto le scatole a tutti.
Ogni giorno, nel mondo, ci sono persone (famose e non) che perdono la vita. Ogni giorno, nel mondo, ci sono calciatori (famosi e non) che fanno tanti goal. E’ la vita. Quando è morto Osama Bin Laden (gol decisivo contro il Manchester United), Steve Jobs (goal contro il Tottenham), Gheddafi (rete contro il Marsiglia), Whitney Houston (goal contro il Sunderland), Paul Walker (30 novembre 2013, pochi giorni dalla doppietta contro il Cardiff), Robin Williams (rete contro il City) concludendo poi con David Bowie (rete contro il Sunderland), Alan Rickman (gol contro il Liverpool) e Keith Flint (rete contro il Tottenham), sicuramente sono state giocate tantissime altre partite, sicuramente hanno segnato tantissimi altri giocatori famosi o meno. Lasciamolo in pace sto povero ragazzo, che sta facendo una bella carriera e che dalla prossima stagione giocherà in Italia.