Immagine in evidenza: lo stemma dell'Aquila Montevarchi - crediti foto: pagina ufficiale Facebook della società
È l’Aquila Montevarchi la prima compagine in stagione a retrocedere in Serie D: è decisiva la sconfitta interna con l’Alessandria per 1-2, subìta in rimonta. I rossoblù erano passati in vantaggio con il gol di Italeng all’80’, ma i Grigi sono stati abili a riacciuffare la partita con Checchi all’88’ e passare in vantaggio grazie alla rete di Martignago tre minuti più tardi.
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Nel post-gara, ha parlato in sala stampa il presidente della società toscana, Angelo Livi:
“Credo che discorsi adesso è il caso proprio di farne pochi. Sono qui davanti a voi solamente per ringraziare innanzitutto l’apporto del pubblico che ci ha sostenuto oggi, ma sempre. Non è certo avvenuta solamente oggi la nostra retrocessione, quando si retrocede è un accumulo di errori: noi siamo sicuramente responsabili e ce ne assumiamo pienamente tutto. In questo momento sono molto amareggiato, vengono poche parole, sono anche un po’ emozionato. È stata un’annata difficile, vissuta a tutto tondo ma non è il caso di parlare del passato ma solamente, ripeto ancora, assumersi le responsabilità perché ne abbiamo. La società si riunirà a breve, vediamo un po’ tutto quello che potremo mettere sul piatto lo metteremo, ci chiariremo e sicuramente torneremo a farci sentire, tutto qui. Sono profondamente amareggiato, amo il mio paese, i miei colori, Montevarchi ma come me tutti quelli che erano allo stadio e quelli che non sono potuti venire. Una retrocessione lascia delle scorie incredibili, adesso siamo a caldo, ce ne accorgeremo cammin facendo: l’importante è che stiamo uniti, rispettiamo qualsiasi decisione che verrà presa in futuro da ognuno di noi. Mi auguro che tutto quello fatto in dieci anni non sia dimenticato e allo stesso tempo vorrei rivedere ancora il Montevarchi in condizioni migliori, con un progetto buono, con qualcosa che ci possa portare a dei risultati positivi”.
“Arrivederci alla Serie C? Non è il caso di dire ora di dire quando, come riusciremo, se non riusciremo… Adesso sono uscito da uno spogliatoio a pezzi, completamente a pezzi: i ragazzi sono in lacrime, io le trattengo per mera fortuna. Adesso è un momento difficile, vi prego di capirmi; chiedo scusa a tutti per questa retrocessione, allo stesso tempo io come presidente sono il principale imputato di tutto, quindi me ne assumo pienamente le responsabilità, adesso vediamo quello che succederà […]”.
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