Altro disastro per l’Italia: calciatori sorpresi a giocare a carte in ritiro | La FIGC valuta sanzioni

Illustrazione di Coverciano (Wikipedia Myself FOTO) - lagoleada.it
La situazione continua ad essere critica, e anche una partita a carte può mettere nei guai i calciatori.
Nel mondo del calcio, le federazioni hanno il compito di garantire il rispetto delle regole, e quando queste vengono violate, possono intervenire con sanzioni. Si tratta di strumenti disciplinari pensati per tutelare la correttezza e l’integrità del gioco.
Le sanzioni possono colpire club, dirigenti, allenatori o calciatori, e variano molto in base alla gravità dell’infrazione: si va dalle semplici multe alle penalizzazioni in classifica, fino all’esclusione da competizioni ufficiali.
Tra i motivi più frequenti ci sono il mancato rispetto del fair play finanziario, irregolarità nei tesseramenti, comportamenti violenti in campo o dichiarazioni ritenute lesive dell’immagine del calcio.
Il loro scopo non è solo punitivo, ma anche educativo: servono a stabilire un precedente e a ricordare a tutti che il calcio è, prima di tutto, un sistema basato su regole condivise.
Dietro le quinte del ritiro
Nel calcio, non tutto si gioca davanti alle telecamere. A volte, le storie più sorprendenti si nascondono proprio nei momenti in cui i riflettori si spengono. I ritiri, ad esempio, che dovrebbero essere spazi di concentrazione e preparazione, si trasformano occasionalmente in territori di evasione. E se fino a qualche anno fa si parlava di partite alla PlayStation o tornei di ping pong, in certi casi è emerso ben altro.
È successo che, all’interno di alcune nazionali, alcuni calciatori si siano messi a giocare a poker online durante i raduni ufficiali. Fino a qui nulla di clamoroso, si potrebbe pensare. Ma la questione diventa più seria quando si scopre che il poker avveniva su siti non autorizzati, con puntate elevatissime e spesso fuori da ogni controllo.

Una faccenda spinosa
Il nuovo capitolo dello scandalo scommesse che ha travolto alcuni volti noti del calcio italiano e inglese ruota anche attorno a una vecchia conoscenza: il poker online. Secondo quanto riportato da GiocoNews, Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Alessandro Florenzi e altri giocatori, compresa buona parte della Nazionale Under 20, sarebbero stati coinvolti in partite di poker durante i ritiri ufficiali, giocando però su piattaforme senza licenza ADM.
Le cifre in ballo? Sei zeri, e in alcuni casi anche di più. I debiti accumulati venivano saldati con metodi poco trasparenti, e il tutto è stato ricostruito grazie a chat, testimonianze e movimenti sospetti. Il poker, in realtà, viene spesso tirato in ballo più per “colorare” il profilo del giocatore compulsivo che per la sua reale rilevanza penale. A ogni modo, la questione centrale resta il gioco d’azzardo su piattaforme non autorizzate, dove i limiti imposti dal sistema legale italiano (come quelli derivati dalla legge Balduzzi e dal decreto Dignità) vengono facilmente bypassati (Fonte: GiocoNews).