Bordo Campo

Filippo Inzaghi: “Mio fratello Simone è uno dei migliori”

La Panchina d’Oro, premio che decreta il miglior allenatore della stagione, deciso dai voti dei colleghi, è stata istituita nel 1993; è organizzato annualmente dall’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (A.I.A.C.). Massimiliano Allegri ha vinto il riconoscimento 2017-2018 per la serie A; è il secondo consecutivo e il quarto in totale. Il tecnico della Juventus ha ottenuto 17 voti. Al secondo posto a pari merito si piazzano Maurizio Sarri (Napoli) e Simone Inzaghi con 8 voti. È il primo allenatore ad aver vinto quattro Panchine d’Oro (cinque compresa quella in serie C con il Sassuolo): lo seguono Capello e Conte che ne hanno vinte tre. Le parole di Allegri nel ricevere il premio: “Ringrazio la società e i giocatori:  sono emozionato, per me è un onore ricevere questo premio. Ringrazio il mio staff, che lavora molto bene e sempre con grande professionalità.”

Tra i tanti ad aver votato l’operato di Allegri c’è anche Luciano Spalletti; uno dei pochi colleghi, invece, ad aver indirizzato la propria preferenza altrove, è stato l’allenatore del Bologna, Filippo Inzaghi: e a chi, sennò, se non al fratello Simone? L’anno scorso, a detta dell’ex numero 9 rossonero, è stato tra i migliori allenatori in serie A avendo sfiorato una clamorosa qualificazione alla Champions League con la Lazio: “Simone è uno dei migliori, è arrivato secondo, ma avrebbe meritato ampiamente di vincere perché con la Lazio ha fatto cose straordinarie” ha detto Pippo a Sky Sport.

Il fratello maggiore ha poi aggiunto di vedere in Simone un professionista esemplare e un grande stratega: “A lui vorrei rubare tante cose, ha tanti pregi, a partire dalla serenità necessaria per fare il nostro lavoro. Merita tanti complimenti“.

SITUAZIONE NAZIONALE – Ad Allegri, che per la “Panchina d’oro” ha regalato il suo voto a Simone Inzaghi, chiedono anche se gli piacerebbe un giorno allenare la Nazionale: In questo momento c’è Mancini che ha iniziato a fare un bel lavoro e sta facendo un bel percorso. La Nazionale potrebbe essere il completamento della carriera ma deve capitare nel momento giusto. Vedremo se un giorno avrò la possibilità di andarci ma bisogna che si accoppino una serie di fattori“. Infine Allegri dice la sua sulla VAR che ormai è diventato uno strumento insostituibile per i direttori di gara: “É uno strumento che ha abbassato gli errori nelle decisioni arbitrali. Fra martedì e mercoledì scorso in Champions sono state prese delle scelte arbitrali che con il Var sicuramente sarebbero state diverse“.

Giovanni Colotti

Collaboratore, studente universitario.

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Giovanni Colotti
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