Allegri-Adani, Round 2: “Mi dispiace per sabato ma…”

Continua la telenovella Allegri-Adani. L’allenatore della Juventus, dopo aver parlato della partita con il Torino, si è rapportato nuovamente con Adani. Nel botta e risposta in cui i due hanno riconfermato le loro posizioni ma ammettendo e comprendendo i due modi di vedere il calcio.

Ecco cosa ha detto Allegri:

“Mi spiace per sabato, parlo perchè non è tutto da buttare. Da tempo si parla di rivoluzioni di gioco, ma non va buttato quanto insegnato dai vecchi. Parlo per i ragazzi che vogliono allenare, è un mestiere difficile e non dipende da quanto scritto o visto. Bisogna tornare indietro al calcio meno evoluto, serve sensibilità e percezione dei momenti della stagione. Altrimenti tutti possono farlo. Ci tengo a dirlo perchè sennò diventa tutto scientifico e non è così. Vengo criticato giustamente, però dico quello che mi hanno insegnato. I principali attori sono i giocatori, noi allenatori dobbiamo metterli in condizione per far bene. Ora spiego: al Milan vinsi con i tre mediani perchè in quel momento servivano tre mediani. Devo fare i risultati, domattina al bar a Livorno diranno che non capisco niente, ma ci sta. Io credo che in Italia bisogna tornare alla formazione in generale. Il gol di oggi preso è imprevedibile, i dati sono fissati e ci sono ma vanno spiegati. A Madrid abbiamo vinto 3-1 con il 38% del possesso palla, con l’Ajax abbiamo perso avendo il 54%. Ricordo un Milan-Barcellona vinto con il 30% di possesso. Le partite non si vincono con i numeri ma costruendo durante l’anno. I nuovi allenatori devono capire, sono cresciuto guardando i vecchi. Poi si può discutere. Per me oggi è stata una buona partita, per altri è stata brutta, va bene. Anche le sostituzioni le faccio in base al momento della partita, non tolgo necessariamente il peggiore in campo. Volevo chiarire, mi spiace per quel che è successo sabato. Sono venuto, come andai dalle televisioni anche quando mi esonerarono al Milan. Bisogna accettare anche le cose negative e lavoriamo per questo. Ho visto un servizio dove si estremizza tutto, l’Ajax firmava autografi e tutto bello, ma hanno vinto ed è più facile. Devo valutare i miglioramenti dei singoli e ora ho fatto debuttare moltissimi dalla Primavera in carriera. Ho piacere quando i giocatori migliorano. Quando uno non migliora dico che alla società che più di questo non può fare”.

Fonte: calciomercatoweb.it

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