Interviste

Agnelli: “Foggia, che onore. Ma si vuole tutto e subito”

L’ex capitano del Foggia, Cristian Agnelli, ha rilasciato una lunga intervista a “Notiziario Calcio”. Uno tra i temi inevitabilmente toccato è il passato in rossonero, visto che è stato l’unico calciatore nella storia del Foggia a segnare almeno una presenza in quattro categorie differenti:

È stato un onore per me aver indossato quella maglia. Sono nato a Foggia, ci vivo tuttora con mia moglie e i miei due figli Melissa e Gerardo, anche se determinate situazioni mi hanno portato a continuare la carriera al Nord con la Pergolettese, dove mi trovo benissimo.
A Foggia ho iniziato tutta la trafila del settore giovanile. Dopo aver maturato qualche anno di esperienza con altre squadre sono ritornato nel 2012, da dove è iniziata una splendida cavalcata che ci ha portato dalla D alla Serie B con una tifoseria incredibile che ci faceva volare. Ho sempre dichiarato che vestire la maglia del Foggia per me era come indossare la maglia della Nazionale, con le stesse emozioni: è stato qualcosa di incredibile.
Foggia una città che vive di calcio? Forse a volte anche un po’ troppo, spesso si va agli eccessi che fanno male. Questo è dovuto anche al fatto che la città non offre tante alternative e spesso si arriva a quella esasperazione che non aiuta né la gente né la squadra stessa. Lì o si vince il campionato o si entra nello sconforto e lo si è visto anche lo scorso anno: si vuole tutto e subito e non si riesce a programmare.
Allenatore a cui sono legato? Sono sempre stato un pro-allenatore, nel senso che cerco di andarci sempre d’accordo perché capisco il ruolo difficile che copre. Poi ho ancora rapporti bellissimi con tutti, ma se devo citarne qualcuno sicuramente De Zerbi, che mi ha dato maggiori soddisfazioni e mi ha insegnato qualcosa che ancora non conoscevo, quella mentalità vincente e di restare sempre un gradino sopra gli altri. Non posso scordarmi di Stroppa, che mi ha trasmesso quella voglia di impegnarmi in qualcosa di grande e non posso fare a meno di dimenticarmi Padalino, con cui ho fatto un percorso insieme e che è stato il fautore di questa rinascita del Foggia”.

Immagine in evidenza: Cristian Agnelli e famiglia (Instagram)

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