A Maranello si smantella tutto: Vasseur non va via da solo | Il sogno è durato troppo poco

Illustrazione di Vasseur (Depositphotos FOTO) - lagoleada.it

Illustrazione di Vasseur (Depositphotos FOTO) - lagoleada.it

A Maranello succede di tutto e di più, e Vasseur sembra essere in procinto di andarsene. Ma cosa sta succedendo?

Nel mondo della Formula 1 e della MotoGP, a volte anche i talenti più promettenti non riescono a incidere come previsto. Ci sono casi in cui un pilota arriva con grandi aspettative… e invece le cose vanno storte fin dall’inizio.

Quando questo accade, spesso non è solo colpa del pilota. Si crea una combinazione negativa: moto o macchina poco competitiva, risultati deludenti e un clima teso nel box. Il progetto naufraga e l’intero team si ritrova a dover ripartire da zero.

In questi casi, la scuderia è costretta a rivedere tutto: struttura tecnica, gestione interna, strategie di sviluppo. Spesso il pilota viene sostituito, ma il cambiamento riguarda l’intero assetto, perché si capisce che non basta una faccia nuova.

È una dinamica dura ma ricorrente. Nello sport ad alti livelli, se il binomio team-pilota non funziona, non si può aspettare troppo: si smonta tutto e si ricostruisce, sperando di ritrovare l’equilibrio perduto.

Una Ferrari che ha cambiato pelle

Negli ultimi mesi si è vista una Ferrari diversa, più solida, più concreta. Sì, magari non perfetta, ma con una direzione chiara, un’identità. Merito, in buona parte, di Fred Vasseur, che ha portato ordine dove prima c’era discontinuità. La SF-24, tanto criticata a inizio stagione, ha iniziato a ingranare: a Austin, per esempio, ha mostrato un passo gara da prima della classe. 

Ma adesso si apre uno scenario diverso. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Vasseur dovrebbe lasciare la Ferrari a fine 2025, e—qui viene il punto—potrebbe non essere l’unico. Alcuni dei suoi uomini più vicini, quelli con cui ha costruito questo nuovo corso tecnico e gestionale, sarebbero pronti a seguirlo. Una notizia che, se confermata, rischia di scombinare nuovamente gli equilibri appena ritrovati.

Illustrazione di Vasseur durante una gara (Depositphotos FOTO) - lagoleada.it
Illustrazione di Vasseur durante una gara (Depositphotos FOTO) – lagoleada.it

Una situazione particolare

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il successo della Ferrari non è stato solo frutto del talento dei piloti o di una macchina azzeccata. Dietro c’erano (e ci sono ancora, almeno per ora) nomi chiave: Fabio Montecchi, che ha curato lo sviluppo del telaio, e Diego Tondi, responsabile dell’aerodinamica.

È stato grazie al loro intervento che il “pacchetto Monza-Singapore” ha ribaltato le prestazioni non esaltanti viste con il pacchetto Spagna. Il lavoro si è fatto più coordinato, meno impulsivo. Il metodo ha preso il posto dell’improvvisazione. E poi c’è il fronte comunicazione, che ha trovato nuovo equilibrio con Bryan Bozzi, l’ingegnere di pista di Leclerc. Negli ultimi weekend si è visto un Charles più sereno, più dentro la gara.