Foggia, Carillo: “Dobbiamo compattarci. Noi siamo col mister”

Immagine in evidenza: Luigi Carillo, difensore del Calcio Foggia 1920 - crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)
Nella tarda mattinata odierna, il difensore del Foggia Luigi Carillo ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Giugliano, in programma alle 20:45 di domani, 26 settembre: tutte le sue dichiarazioni.
“Penso che sia un po’ presto per tirare le somme: siamo alla quinta partita e sappiamo che bisogna migliorare e lavorare, come stiamo facendo, per cercare di registrare determinate cose che non sono andate bene e possiamo far meglio. Siamo una squadra forte composta da giocatori forti, quello che c’è da fare in questo momento è compattarsi e diventare quanto prima squadra: questo secondo me farà la differenza intanto già domani nella partita col Giugliano e poi nel corso del campionato, in cui sarà fondamentale in momenti come questo essere compatti ed essere squadra. C’è da lavorare, è l’unica strada e così arriveranno anche i risultati“.
“Come tutte le partite di questo girone, domani sarà una partita tosta: il Giugliano è la classica squadra di categoria, molto fastidiosa, compatta, rognosa e verrà qui sicuramente con il coltello tra i denti. Noi non possiamo assolutamente sbagliare l’atteggiamento, è quello che a mio avviso farà la differenza: sarà una partita insidiosa, loro ripartono bene e noi dovremo essere molto, molto attenti, più del solito. Sappiamo che c’è da reagire da uomini veri dopo, purtroppo, la brutta sconfitta di Benevento e questa è una cosa in cui potrà aiutarci il nostro stadio, il nostro pubblico: venire a giocare qui per gli avversari non è mai facile e per noi deve essere un fattore importante. Spero e sono convinto che come sempre i nostri tifosi ci daranno il loro apporto, perché saranno fondamentali per portare i tre punti a casa“.
“Questo inizio un po’ altalenante, dopo una sconfitta così, sicuramente ha fatto male e il clima potrebbe essere migliore, ma noi siamo siamo giocatori esperti: ci sono tanti giocatori che hanno vinto campionati, hanno tanti campionati alle spalle e vissuto tanti di questi momenti, quindi sappiamo bene come si reagisce. L’unico modo per reagire è trovare fiducia e in questo momento la fiducia va trovata in noi stessi: è normale che un episodio o un risultato pieno sarebbero sicuramente una molla che potrebbe farci uscire da questa situazione un po’ così, sappiamo quello che vogliamo. Bisogna diventare squadra e compattarsi: questo è un processo che può richiedere del tempo, sappiamo però che a Foggia di tempo non ce n’è tanto perché questa è una piazza che richiede tanto, è molto esigente e lo sappiamo sia vecchi che nuovi. L’unica cosa che vogliamo è regalare una gioia ai tifosi domani, a partire dall’atteggiamento: domani ci sarà da mettere dentro tanta rabbia, tanta cattiveria ed è questo l’unico modo per poter uscire da questa situazione“.
“Quando parlo di gruppo che si deve compattare non parlo di questioni extracampo, io parlo di proprio di compattezza in campo nella partita, nel saper leggere i momenti in cui bisogna difendere tutti insieme, attaccare tutti insieme, essere ordinati, equilibrati soprattutto, perché poi è sempre l’equilibrio che fa la differenza, soprattutto in questa categoria… Dobbiamo compattarci in funzione di questo. Per quanto riguarda il rapporto con l’allenatore, funziona tutto alla grande: siamo un gruppo di ragazzi eccezionali, persone perbene e sappiamo quello che vogliamo. Noi siamo col mister, che è una persona eccezionale oltre che essere un ottimo professionista: noi siamo con lui, lo seguiamo e cerchiamo di fare quello che ci richiede. Non ci è venuto sempre bene in questo inizio di stagione, solo a tratti; potrebbe volerci del tempo ma noi sappiamo che dobbiamo sbrigarci, perché poi si possono lasciare punti e rimpianti e questo non non deve succedere. Noi più esperti dobbiamo far capire che bisogna spingere sempre di più e non lasciarsi rimpianti alle spalle“.
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Foggia, Carillo: “Il presidente ci ha espresso vicinanza”
“Cosa ci siamo detti col presidente ieri? Voleva soltanto esprimerci la sua vicinanza. Quando ci sono queste sconfitte, si tende insomma ad avere un confronto e questo è un segno di un cercare di compattarsi: noi dentro siamo compatti con la società e con l’allenatore, vogliamo soltanto riprenderci e far sì che la sconfitta di Benevento sia solo un ricordo, a partire da domani. Tutti siamo aperti al confronto, questa è una cosa fondamentale per poter crescere“.
“Si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Per me le responsabilità sono di tutti: è normale che in campo andiamo noi calciatori e siamo artefici del nostro destino, recitando un ruolo principale. Penso che una squadra compatta abbia responsabilità eguale in tutti i suoi elementi: noi andiamo avanti insieme, ci difendiamo insieme, attacchiamo insieme. Fuori siamo compatti e dobbiamo arrivare ad esserlo anche in campo“.
“Se siamo coscienti che un risultato non positivo può mettere Brambilla sulla graticola? Sì, assolutamente, perché nel calcio poi il primo che paga è sempre l’allenatore quando non arrivano i risultati. Noi siamo molto compatti e vogliamo tutti la stessa cosa: siamo col mister, lo seguiamo in tutto quello che ci vuole indicare e sicuramente da domani daremo una risposta da uomini. Non parlo di risultato, perché il risultato è sempre una conseguenza di quello che ci si mette: a volte ci vuole anche un po’ di fortuna, però noi sicuramente non possiamo prescindere dall’atteggiamento, che sarà sicuramente quello di una squadra che vuole sistemare le cose e vincere davanti al proprio pubblico“.
“Quali sono le sensazioni post-infortunio? Innanzitutto è stato un periodo importante, non mi viene da dire difficile perché poi le difficoltà sono altre in realtà: noi facciamo uno sport bellissimo e amiamo il nostro lavoro, questi sono piccoli intoppi che possono capitare. Dipende sempre da come si affrontano certi momenti: se si riesce a trarne il massimo, l’aspetto positivo poi si torna così. Io ho lavorato tanto in questi mesi e ho sofferto, perché è dura per uno come me lontano dal campo: ho avuto un’accoglienza eccezionale da parte di staff, società, compagni, città e tifosi, che mi sono stati vicini in tutto il percorso. È stato sicuramente emozionante rientrare in campo e spero di dare quanto più possibile il mio apporto per la squadra“.
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