Chiesa: “Spero un giorno di diventare come CR7”

Federico Chiesa ha soltanto 21 anni ma ha già saputo conquistare l’affetto dei tifosi viola e, insieme a Nicolò Zaniolo, rappresenta uno degli astri nascenti della Nazionale Italiana. Il percorso di crescita del figlio d’arte, però, non è stato sempre perfetto: “Per due o tre anni ho fatto fatica a trovare spazio, perché il mio fisico non era pronto come quello degli altri“, racconta l’attaccante viola nel numero 26 di “Undici”, in edicola da domani. “Quando hai 14, 15 anni ti viene da dentro una delusione passionale. Ho pensato tante volte di mollare. Ma i miei genitori, la mia famiglia, ci hanno sempre creduto. Io ci ho sempre creduto. Quando non giocavo, mi dicevo: non ho giocato questa, giocherò la prossima. Era un modo per andare avanti, per avere un pensiero positivo”.

Chiesa: “CR7 come modello di riferimento, un professionista esemplare”

Una mentalità vincente che l’attaccante ha sempre cercato di mettere in atto, soprattutto dopo aver completato il suo sviluppo fisico: “La spinta che mi ha portato ad arrivare fin qui, in Serie A, ora mi sprona a migliorare ogni domenica. Come Cristiano Ronaldo: non ha il talento di Messi, però ha vinto il suo stesso numero di Palloni d’Oro. Un professionista esemplare come lui insegna che per arrivare e restare al top bisogna stare attenti a ogni piccolo particolare“.

Con i gol in maglia viola, Chiesa ha conquistato l’Azzurro: “In Nazionale c’è tanto entusiasmo. Un nuovo ciclo, un nuovo allenatore. Siamo su una buonissima strada, lo abbiamo dimostrato con i recenti risultati. Da qualche anno a questa parte le squadre puntano sulla crescita dei giovani, e in quasi tutte le squadre c’è un giocatore forte italiano”. Il figlio di Enrico, però, non vuole che le aspettative sul nuovo corso siano già troppo alte: “Non possiamo essere subito al livello della Francia. Noi veniamo dalla delusione della non partecipazione al Mondiale, mentre i loro giovani sono entrati in un gruppo già forte, consolidato. Mi ha impressionato tantissimo Mbappé, è il calciatore che ora mi piace di più. Mi auguro un giorno di fare quello che ha fatto lui, ma ce n’è di strada da fare. Lui è su un altro pianeta. Ci sono giocatori che impiegano una carriera per raggiungere i suoi traguardi, lui a vent’anni ha già vinto un Mondiale“.