Crotone, Zauli: “La squadra farà tutto per battere il Foggia”

Zauli Crotone

Immagine in evidenza: mister Lamberto Zauli - crediti foto: canale ufficiale YouTube FCTV (frame da video)

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Crotone Lamberto Zauli ha presentato la sfida di campionato con il Foggia, in programma alle 18:30 di sabato 21 ottobre: tutte le sue dichiarazioni.

Dove iniziano e finiscono le responsabilità di Zauli, in funzione dei risultati ottenuti finora? – “I ragazzi hanno fatto quello che hanno fatto e si sono presi le loro responsabilità, ma la prima cosa che ho detto loro è che loro sono i giocatori e io l’allenatore, quindi abbiamo le nostre rispettive responsabilità, queste cose non cambiano assolutamente. La responsabilità un allenatore deve sentirla in tutto quello che succede, nelle vittorie e nelle sconfitte. Stiamo alternando risultati e non riusciamo a dare quella continuità: durante le vittorie ci sono tanti aspetti positivi oltre il risultato, durante le sconfitte commettiamo errori di tutti i tipi, perché se sapessimo il risultato o la soluzione sicuramente si adotterebbe. Tante squadre perdono e vincono partite, noi settimana dopo settimana cerchiamo di portare avanti quello che crediamo per cercare di commettere meno errori possibili – io per primo – per cercare di portare a casa il risultato“.

Ci potranno essere cambiamenti per quanto riguarda l’assetto difensivo in vista di domani? – “Avevamo già fatto tanti cambiamenti dopo la Turris, perché già da quella partita avevamo fatto degli errori importanti. Abbiamo sempre cercato di trovare delle modifiche, ci sono state delle partite dove questo ci ha portato il risultato ma non a Taranto, dove su una punizione molto prevedibile ci hanno dominato di testa in due situazioni e subìto il gol che ci ha complicato ulteriormente la partita. Cerchiamo tutte le volte, in base a quello che succede in campo, di migliorare quello che succede, poi c’è l’imprevedibilità della partita ma la nostra attenzione è migliorare su questi aspetti, perché abbiamo parlato di risultati e queste palle inattive ci stanno condizionando molto i risultati“.

Quanto il prendere gol da palle inattive/alte e la mancanza di centimetri in difesa può condizionare e in che modo può essere risolto il problema? – “Non penso sia quello, è oggettivo che quando vediamo le squadre schierate abbiamo quella lacuna, ma non possiamo cambiarla con questi ragazzi. Cercheremo, siccome le lacune sono persistite nel tempo, di sopperire a questa mancanza che abbiamo su cui non possiamo fare niente. Su quello cercheremo di migliorare e cambieremo qualcosa già da domani, speriamo ci porti vantaggio sotto quell’aspetto lì perché penso che le palle inattive abbiano condizionato molto i nostri risultati“.

Pensa ancora Zauli di affrontare il Foggia con il 4-2-3-1 o di cambiare modulo per sopperire alle difficoltà difensive? – “Il 4-2-3-1 ci aveva permesso di andare sopra 2-0 e rischiare di fare il terzo ed il quarto nel primo tempo, proprio quando ci siamo messi a tre abbiamo preso il secondo gol. Per me il modulo rischia di essere superfluo, nelle lacune e negli errori fatti che ci hanno compromesso i risultati: stiamo portando avanti una cosa e cerchiamo di allenarla al meglio possibile, la valutiamo e senza dubbio cercheremo di portare avanti nelle modifiche, però secondo me la squadra deve riconoscersi in un modo di essere“.

Che settimana ha passato Zauli dal punto di vista umano? – “La più bella da quanto alleno perché se ne sono dette tante. Il presidente mi chiama la sera dopo Taranto e decide di cambiare per il bisogno di una scossa: ci sta tranquillamente, sono un uomo di calcio ed il presidente ha tutto il diritto di poter prendere una decisione. Poi c’è tutto un mondo dietro, il presidente ha avuto anche tantissimo coraggio nell’ascoltare persone che lavorano lì dentro giorno dopo giorno e poi fatto le sue valutazioni. Il presidente credo abbia abbastanza esperienza per valutare tutto quello che è successo ed è tornato indietro, lo dico a prescindere dal fatto che si stia parlando del sottoscritto e si possa andare in difesa. È la settimana più bella di tutte: ho 52 anni e gioco a calcio da quando ne ho 10, mi sono fatto portare questo (mostra un pallone ndr.) per dare una sensazione unica, dopo la famiglia questa è la cosa più importante della mia vita. Mi ha portato vittorie, sconfitte, retrocessioni… Di tutto! Ma non lo cambierei con niente, perché le emozioni che mi ha regalato queste pallone non le dirò mai. Ciò che mi è capitato questa settimana – e non me l’aspettavo – lo metto nelle vittorie più importanti: posso aver commesso degli errori, certo, non mi ritengo neanche un allenatore fortissimo. Sono un ragazzo che ama il pallone, mette tutto sé stesso e la serietà assoluta: poi potrò venire criticato se sbaglio una formazione, ma io lavoro con la squadra e lo staff, quando ci spostiamo siamo 50 persone che alleno per far diventare il Crotone un gruppo serio che vinca le partite, il nostro obiettivo. Questo pallone mi ha regalato emozioni stratosferiche, anche negative: non so e non mi interessano le presenze che ho da giocatore e allenatore, contano i rapporti creati nelle persone. Sono riuscito a vincere partite e ne ho perse anche di più, senza dubbio, ma con quello che mi ha regalato questo pallone non permetto a nessuno di poter dire altro. Metto il pallone davanti a tutto, indicandolo intendo passione, serietà, sacrifici di una vita e voglia di lottare ancora per lui perché a me ha dato tanto. Non vivo con l’ansia dell’esonero, vivo con l’ansia di non aver conquistato la gente che lavora con me e per me questa è la cosa più importante che c’è. Non l’ho conquistata solo perché andiamo a mangiarci una pizza: probabilmente loro hanno valutato sul campo, nei rapporti, nella coerenza di come si è come persone e hanno deciso di prendersi delle responsabilità che io ho già tolto, provato a togliere. La gente non deve pensare che adesso la squadra deve vincere: la squadra ora deve diventare seria, amare questo pallone come lo amo io e farà tutto per battere il Foggia. Questo mi ha insegnato questa settimana. Ho fatto portare questo pallone per fare questa scenetta, non so se ridicola, ma il pallone per me ha un valore immenso di rapporti, sacrificio e voglia di conoscere un sacco di persone, questo mi ha regalato tutto ciò. Mi auguro che domani la squadra faccia la sua migliore partita, perché li ho visti come si sono allenati: nell’intenzione della squadra ci sarà il fare una super partita, poi però so che nel calcio il Foggia verrà per fare una buona partita e quindi ci saranno delle difficoltà. Quello che è successo è stato un evento importante e la squadra ha cambiato, perché nella somma di tutti i singoli giocatori si è cambiato l’approccio all’allenamento, passato da serio e professionale a serio, professionale e col cuore: ciò farà la differenza, perché per me questo lo fa. Rispetto tutte le critiche che mi arrivano, ma non abbasserò mai né spalle, né sguardo perché amo questo pallone e continuerò ad amarlo perché mi ha dato tutto. Vado oltre le critiche, che rispetto; io adesso amo il Crotone ed il pallone. Questo sono io e spero che adesso la squadra sia premiata con la prestazione che andrà a fare da domani“.

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Zauli Foggia-Crotone playoff Serie C
Immagine in evidenza: mister Lamberto Zauli – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Crotone, Zauli: “Messaggio ai tifosi? Non sono abituato, vorrei parlare coi fatti”

Per quali motivazioni Zauli si sente l’allenatore giusto per questo Crotone? – “Perché avevo la sensazione che la squadra è viva e c’è un’empatia. Proprio perché ci sono da una vita qua dentro so riconoscere quando c’è o meno, non si va a forzare, nasce e cresce. Non parlo solo di relazioni personali, probabilmente la squadra riconosce delle competenze, perché ho fatto il giocatore e prima di espormi magari mi metto un attimino in una parte salvaguardandomi. C’è stato questo episodio eclatante, sono il primo ad essere felice e parlo come persona, mi gratifica come allenatore perché dentro la squadra ci sono tanti giocatori allenati da allenatori molto importanti e la maggior parte dei ragazzi ha una certa esperienza, ulteriormente mi fa piacere. Mi sento la persona giusta? Faccio le cose nella maniera più seria possibile, con le competenze che ritengo e le mie idee perché voglio continuare così. Oggi i risultati sono altalenanti: la squadra nelle ultime quattro ne ha vinte due e perse due, dove una è Benevento. Parlando della partita di Benevento ho il groppone, sappiamo il perché. La squadra ha sempre giocato alla ricerca della vittoria, sono convinto che adesso la squadra giocherà anche col cuore che nasce inconsciamente e mettere qualcosa di più. Domani sono lì per vedere il cuore di questi ragazzi“.

Come, quando e da chi è venuto Zauli a sapere della richiesta dei calciatori di non esonerarlo e cosa ha risposto a chi gliel’ha detto? – “Libero e pago l’albergo, vado al campo per salutare la squadra. C’era allenamento perché giocavamo sabato, era in programma. La squadra è lì, il Direttore Generale Raffaele Vrenna – che comunque vive con me dalla mattina alla sera lo spogliatoio e quindi ci confrontiamo su tutto. È difficile fare il direttore a casa, come qualsiasi ruolo, quindi si è spesso criticati oltremodo – è un ragazzo che ama il Crotone, è presente tutti i giorni ed è vicino ai ragazzi, usando bastone e carota nel momento giusto. E’ un ragazzo con una personalità forte che può piacere o meno, quindi divide: ha preso in mano la situazione, penso che lui mi abbia sempre stimato come persona e allenatore. Insieme alla squadra hanno valutato che quella potesse essere una soluzione, io ero andato lì per salutarli e la squadra non ha voluto allenarsi in quel momento ma fare un incontro non durato cinque minuti: il presidente avrà valutato la postura del corpo dei calciatori, la veridicità di quello che dicevano e come lo dicevano. Ha visto nei giocatori quella voglia o quella stima e quindi ha deciso di non interrompere il rapporto tra me e i calciatori: è chiaro che d’ora in poi serve il risultato, altrimenti ci sarà un dopo, mi auguro di no ma ci sarà un dopo“.

Cosa si sente di dire mister Zauli ai tifosi? – “Non sono abituato a parlare ai tifosi, perché mi piacerebbe fare i fatti. Vivo Crotone da febbraio, vedo quanto amore c’è verso questa squadra e lo rispetto, per questo mi sento delle responsabilità grosse addosso. Mi auguro che questa nostra simbiosi possa regalare soddisfazioni ai tifosi: vogliamo essere una squadra seria, abbiamo commesso degli errori visto il nostro ruolino di marcia, avremmo potuto avere 4-5 punti in più e giocarci domani uno scontro tra le prime due-tre della classe, ci metto la faccia. Sono in difficoltà quando devo fare dei proclami, mi piacerebbe più farlo domani sera. Spero che la squadra venga sostenuta durante la partita, lo dico per tutelare e perché ho giocato: avere in 90 minuti un ambiente vicino è utile, ma non ho la presunzione di dire cosa devono fare. Devono andare avanti col cuore, loro sono spinti dalla passione per il Crotone e fare le cose spinti dalle loro emozioni e dal cuore. Spero di dare loro punti e risultato, sono convinto che la loro forza nell’amore per il Crotone e la nostra possa essere – perché è ancora presto nel campionato – un binomio vincente. Oggi, da parte mia, manca solo la continuità di risultati e faremo di tutto per portare loro quella“.

Basta solo uno scatto d’amore per vedere qualcosa di diverso oppure c’è la possibilità di vedere qualcosa di diverso tatticamente già da domani per Zauli? – “Qualcosa può cambiare già da domani, perché le valutazioni delle partite ci dicono questo. Qualcosa cambieremo, però dico anche che, guardando i risultati di tutti e tre i gironi, sono poche le partite in cui diciamo che una squadra vince sicuramente. Le partite danno imprevedibilità, anche a Taranto prendiamo il primo gol che non si può mai prendere: mi giro verso la panchina e dico che sono da esonerare, perché è brutto prendere gol da un rinvio del portiere. Fino a quel momento c’era stato un tiro di Romano su calcio d’angolo da 30 metri, sennò la partita era stata lì, forse c’era stata una traversa nostra, poi succede quello che succede. Non ricordo una squadra che abbia dominato il Crotone o il Foggia: sono veramente tutte molto equilibrate e io mi auguro che questo cuore che adesso fa la differenza tra l’allenarsi bene e l’allenarsi per vincere possa fare la differenza. Ci saranno poi delle modifiche tattiche perché abbiamo visto che davanti si può fare, cambieremo qualcosa“.

Quali i disponibili per domani? Come sta D’Errico? – “Andrea ha subìto un infortunio che potrebbe essere importante ma siamo sotto nelle valutazioni: la gamba era piena di sangue ed era difficile fare delle valutazioni, che farà nella settimana entrante e poi si deciderà. Andrea non ci sarà, Papini è in fase di guarigione e posso comunicare che rientra in gruppo Schirò, possiamo approfittare dell’infortunio di Andrea che fino a gennaio non farà parte della squadra. Schirò è un giocatore che ha fatto molto bene ad inizio carriera, è venuto qui e fatto molto bene a Carrara, l’anno scorso ha avuto un’annata particolare in cui ha subìto un infortunio grave. Si stava allenando da solo, reintegriamo Thomas perché comunque si è sempre allenato e sta bene. Abbiamo fatto questo cambio, considerato che non vedremo Andrea in campo per qualche mese, però aspettiamo le diagnosi definitive. Per il resto tutti a disposizione“.

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Immagine in evidenza: mister Lamberto Zauli – crediti foto: canale ufficiale YouTube FCTV (frame da video)