Tutti pazzi per Andrea Schenetti

Il Corriere dello Sport elogia Schenetti: “Le sue giocate riservano sempre un quoziente di efficacia“

Andrea Schenetti Foggia-Cerignola

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Audace Cerignola (playoff Serie C 22/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Il Corriere dello Sport dedica spazio ad Andrea Schenetti: “La classe non è acqua e Andrea Schenetti non perde occasione di far scorrere sotto i ponti le sue qualità cristalline. La giocata con cui l’ex uomo squadra di Cittadella e Entella (con i liguri anche una stagione in B, 2020/21) manda in gol Tonin al minuto 45 di Monopoli-Foggia vale il prezzo del biglietto degli spettatori che assistevano allo stadio Veneziani e l’estasi degli spettatori di fede foggiana collegati in diretta televisiva”.

“La percussione in velocità a difesa sbilanciata a innescare il compagno, autore del momentaneo 1-2, rispetta i sincronismi dell’intuizione geniale. Una giocata sopraffina che conferma le qualità del 32enne milanese rilevato un anno fa dall’Entella dopo una schiacciante prova di classe e di sagacia tattica sfoderata nel match di ritorno del primo turno nazionale dei playoff, che il Foggia di Zeman perse malamente contro i liguri nonostante l’uomo in più” – si legge.

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Andrea Schenetti Foggia-Cerignola
Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Audace Cerignola (playoff Serie C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Tutti pazzi per Schenetti

“Fu infatti proprio Schenetti a lasciare i compagni in dieci in quel match dopo una mancata di minuti da inizio ripresa. Protagonista di quella sfida nel bene e nel male. Ma tanto bastò: la sua prestazione in fin dei conti convinse il presidente del Foggia, Nicola Canonico, a riprogrammare speranze e ambizioni del club rossonero nella stagione successiva partendo proprio dal fantasista milanese e da pochi altri (Peralta, Petermann e pochi altri). Giocatore poco appariscente Schenetti, magari di questi tempi lo si nota di più in campo per via dello shaampo-colore alla capigliatura che l’hanno reso improvvisamente biondo. Un tocco di vivacità in più a una figura che pare austera anche se poi l’estro nei piedi e il pensiero lungo tradiscono un temperamento fantasioso e vivace. Le sue giocate riservano sempre un quoziente di efficacia per i compagni. Sotto porta non è particolarmente incisivo Schenetti, propenso com’è a dettare l’ultimo passaggio: nell’ultimo campionato è andato quattro volte a bersaglio (tre in campionato, uno nei playoff)” – continua CdS.

Quest’anno la sua prima marcatura arriva alla settima giornata con la rete del pareggio contro il Monopoli, lesto a scaricare di destro una giocata energica di Tonin in area avversaria. La seconda rete è stata in pratica un remake della prima a parti invertite, anche se il secondo gol per costruzione è di gran lunga migliore del primo. E c’è sempre lo zampino di Schenetti pure nel gol-vittoria di Salines contro la Turris, azione innescata dallo stesso difensore che poi ha trovato sponda nel compagno che gioca a tutto campo e dà del “tu” al pallone come pochi. Un’arma da sfruttare pienamente” – conclude il quotidiano.

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