Lecco e Reggina sulle spine, domani si pronuncia Gravina
Lecco e Reggina hanno presentato il ricorso alla Covisoc e attendono il giudizio del 7 luglio, quello del Consiglio Federale

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna del 6 Luglio 2023, fa il punto della situazione circa le iscrizioni in Serie B. Domani infatti è il grande giorno, la data del 7 luglio, quella del Consiglio Federale chiamato a esprimersi sul caso.
Intanto sappiamo che due dei club principalmente coinvolti, e vale a dire Lecco in primis e Reggina, hanno presentato ricorso alla Covisoc. La data di domani fa seguito ad un susseguirsi di azioni di cui abbiamo narrato, step dopo step, in questo articolo spiegando le prassi. Ecco cosa scrivono in merito i colleghi del Corriere.
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Lecco e Reggina hanno presentato ricorso
“I legali del patron Di Nunno hanno giustificato il mancato rispetto del termine perentorio del 20 giugno per il rilascio delle licenze nazionali, ribadendo l’impossibilità in soli due giorni di ottenere la disponibilità di un nuovo terreno di gioco non essendo in regola il ‘Rigamonti-Ceppi’. Ma l’istanza risulta essere stata presentata solo il 23 giugno, stesso giorno in cui il Comune di Padova ha concesso ai lombardi di fatto l’utilizzo dello stadio ‘Euganeo’ per la prossima stagione. Un ritardo che avrebbe una valida giustificazione alternativa” – si legge sul Corriere dello Sport.
“La Reggina, dopo aver saldato 6 milioni di euro per gli stipendi non pagati e le ritenute previdenziali non versate della scorsa stagione, s’è incagliata su 700 mila euro da assicurare, secondo il Tribunale di Reggio Calabria, all’Agenzia delle Entrate entro il 12 luglio, somma a cui è vincolata anche la validità dell’omologazione dei debiti pregressi ristrutturati attraverso il Decreto Legislativo Nº 14 del 12 gennaio 2019. Ribadendo l’autonomia dell’ordinamento sportivo, la Figc con il Comunicato ufficiale 169/A del 21 aprile scorso, ha rimodulato le disposizioni in caso di crisi e insolvenza al fine di garantire il regolare svolgimento dei campionati professionistici, fissando entro il 20 giugno 2023 il termine perentorio per il rilascio delle licenze nazionali. Secondo la Reggina tale modifica delle Noif non può essere applicata retroattivamente alla ristrutturazione dei debiti ereditati dalle precedenti gestioni, richiesta avanzata da Saladini a dicembre del 2022. Ma non sarebbe stato più saggio versare anche la cifra imposta dal Tribunale ed evitare nuovi conflitti con la Figc che già aveva penalizzato il club?” – conclude il quotidino.