Gallo: “La mia priorità è Foggia. Svincolati? Può darsi che…”

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Juventus Next Gen (Coppa Italia Serie C 22/23) - crediti: foto di Mario Marino (RIPRODUZIONE RISERVATA)
Il tecnico del Foggia, Fabio Gallo, è stato ospite della trasmissione ‘za Fò di FoggiaTV dove, stimolato dalle domande dei presenti in studio, ha spaziato tra tantissimi temi.
Sull’addio di Matteo Lauriola, tra gli artefici dell’arrivo del tecnico di Bollate sulla panchina del Foggia:
“Ne ero venuto al corrente qualche ora prima, mi aveva avvisato. È chiaro che in quel momento ti viene a mancare la persona che ti ha scelto, quindi la mia prima frase è stata ‘Mi hai lasciato nell’oceano non con un gommone, ma con un canotto sgonfio, però proverò a gonfiare ancora questo canotto’. Chiaramente lui non ha chiesto che io mi dimettessi – anche perché non gli avrei permesso di poter influenzare una mia decisione: mi è passato per la testa, ma è normale, il tuo Direttore Sportivo si dimette e la testa di tanti può pensare che si dimette anche Gallo. In quel momento stavo lavorando bene con la squadra, che stava crescendo: era una situazione dove bisognava lavorare, badare al sodo e fare fatti. È passata nella mia testa e com’è arrivata se n’è andata, andando avanti a lavorare: non ho dato un giudizio sulla scelta di Lauriola, perché poi ognuno è responsabile di quello che dice e fa, quindi nel momento in cui lui ha ritenuto giusto dare le dimissioni ne ho preso atto, così come quando ho deciso io di andare avanti sono andato avanti e basta”.
Sul mercato di gennaio programmato con Lauriola:
“Avevamo iniziato ad individuare qualche giocatore che aveva contattato lui: sicuramente Melchiorri era stato un giocatore di cui avevamo parlato. Bjarkason è un ragazzo di grande prospettiva, l’avete visto: non è semplice entrare a Foggia in questo modo, sicuramente ci darà una mano”.
Sulla gara con la Gelbison:
“Prevedevo che la gara potesse essere simile a quella di mercoledì (col Taranto ndr.), perché chiaramente l’obiettivo della Gelbison era quello di riuscire a portare via qualcosa da Foggia. Era la nostra terza partita, ho deciso di far giocare gli stessi di mercoledì perché mi avevano dato certezze e li avevo visti bene anche negli altri giorni rimanenti da mercoledì a domenica. Si è rivelata difficile perché non siamo riusciti a sbloccarla, avendo avuto delle buone occasioni per fare gol”.
Sulla direzione dell’incontro:
“Ho già parlato dell’arbitro e probabilmente ho sbagliato, perché poi alla fine devo riuscire a mantenere sempre un equilibrio e una correttezza in quello che dico, di solito riesco abbastanza. L’1-1 non è responsabilità dell’arbitro e ci tengo a ribadirlo, ma la gestione della partita mi ha dato fastidio. Le responsabilità della mancata vittoria sono nostre se l’obbligo era quello di vincere, sicuramente era quello di non perdere: in altre situazioni queste partite le abbiamo perse, la squadra è rimasta sempre concentrata e ha spinto fino alla fine per recuperare il risultato. La conduzione dell’arbitro è evidente però non sono così stupito da pensare che la responsabilità della non vittoria – se obbligatoria doveva essere – sia dell’arbitro”.
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Foggia, Gallo: “Rinnovo? Non la porteremo per le lunghe. Svincolati? C’è qualche idea”
Ci sono i presupposti per far partire un ciclo con Gallo al timone? C’è stata una riunione per il suo prolungamento di contratto coi rossoneri?
“C’è stata anche più di una chiacchierata. Io ho dato la mia disponibilità a prolungare; ho avuto delle richieste e il presidente ne è al corrente, non mi piace prendere in giro la gente. Le richieste hanno una base economica, di progettualità: sono abituato a giocare a carte scoperte, non dico che rimango e magari ho firmato con un’altra squadra. Non ho firmato con nessuna squadra, ho delle richieste ma la mia priorità, in questo momento, è Foggia e il presidente lo sa: il presidente ha fatto una proposta e io una controproposta, com’è normale. La mia priorità è Foggia […]. Non la porteremo per le lunghe, non penso: se la mia voglia, come ho detto al presidente ribadendoglielo sabato dopo l’allenamento, è quella di rimanere a Foggia è perché sto bene a Foggia, ho creato un rapporto con questa piazza che mai avrei pensato. Io sto bene a Foggia, […] proviamo a vedere fino a dove possiamo spingere e arrivare, mi piacerebbe poter pensare di progettare qualcosa in un posto dove sto ricevendo davvero tanto”.
Uno sguardo al mercato di gennaio e a quello degli svincolati:
“Il mercato di gennaio è stato caratterizzato da tante partenze, dovute al fatto che la squadra fatta all’inizio non è nelle corde dell’allenatore che lavora in questo momento. È stato caratterizzato più da uscite di calciatori che non rientravano nell’idea tecnico-calcistica mia: abbiamo avuto tante vicissitudini, è stato un mercato un po’ particolare in cui avremmo potuto fare qualcosa di meglio, qualche giocatore ha deciso poi di non venire. Stiamo guardando al mercato degli svincolati perché è palese ci manchi qualcosa anche a livello di numeri, il presidente mi ha dato la disponibilità a cercare dei giocatori non tanto per comprarli, ma che possano essere utili – poi dopo che giochino o no è diverso, sono mie scelte e responsabilità.
Manca sicuramente un sostituto di Costa, perché nel momento in cui non c’è Costa gioca lì Rizzo e un difensore al posto di Rizzo. Nicoletti all’ultimo momento è saltato e arrivava da un intervento al tallone del piede; a destra Leo può giocare quinto, Rutjens è un destro naturale, a destra siamo messi bene. Abbiamo purtroppo avuto il problema di Beretta, quindi a livello numerico come attaccanti siamo in pochi, ma secondo me siamo in pochi anche con Beretta, per cui un quinto attaccante – magari una seconda punta – potrebbe servirci.
Se uno svincolato è pronto tra un mese e non subito? Ci penso nel prenderlo e cerco di capire quanto ci vuole, perché se si è sempre allenato da solo gli manca il lavoro con la squadra, la partitina, il pallone e quello in 15 giorni lo metti a posto; se arriva da un infortunio la situazione è un po’ più complicata. Se un giocatore è valido e mi ci vogliono due settimane, lo prendo. C’è qualche idea, può darsi che arrivi anche a brevissimo“.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Juventus Next Gen (Coppa Italia Serie C 22/23) – crediti: foto di Mario Marino (RIPRODUZIONE RISERVATA)