Zeman e Pavone: come è nato il sì per quest’anno

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Immagine in evidenza: Zdeněk Zeman - crediti: foto di Luigia Spinelli

“Muto, Sdegno, Il Sergente”; Peppino Pavone ha diversi modi per indicare il suo allenatore preferito: Zeman. Se si chiedesse al DS di scegliere un uomo sicuro per ogni panchina, sapremmo quale sarebbe il primo nome. Immaginiamo lontanamente quanto sia stato felice Pavone quando, dopo aver presentato il nome del Boemo al patron del Foggia Canonico, ha ricevuto il felice sì.

Non solo la vita nei campi di Foggia, Salerno, ma anche l’importante rapporto, al di fuori del mondo del lavoro. Lavorando insieme, il dirigente è l’allenatore hanno sviluppato un’amicizia unica. Volete una chicca? Zeman non avrebbe mai accettato di tornare nella piazza rossonera, se non ci fosse stato anche Casillo. Anzi, Casillo è stata l’unica vera condizione plausibile per riportare il glorioso tecnico a Foggia.

Che il proprietario Canonico abbia chiamato Pavone, sapendo che avrebbe automaticamente innescato il colpo Zeman? Noi non lo sappiamo, ma è comunque accaduto.

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