“Se non mi fanno giocare…”, l’intercettazione di Maccarrone

Maccarrone Foggia

Giordano Maccarrone, crediti: Calcio Foggia 1920

“Se non mi faranno giocare sabato… siamo rovinati!”

Sarebbe questa, stando a quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”, l’intercettazione che ha incastrato Giordano Maccarrone, il difensore 29enne catanese oggi al Foggia. I fatti in questione, tuttavia, risalgono alla scorsa stagione quando Maccarrone giocava nel Bisceglie; oltre a lui è agli arresti anche Andrea Leanza 39 anni, titolare di un centro scommesse, e Rosario Cavallaro, 39 anni, anche questi catanese.

La Polizia Postale di Catania ha eseguito gli arresti nell’ambito dell’operazione “Corner bet”: gli investigatori, diretti da Marcello La Bella, hanno avviato le indagini che fanno luce su un presunto giro di scommesse e di frode sportiva in concorso; il tutto trae origine da una denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania, che lamentava la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti di gioco on-line, tramite accessi abusivi al sistema da parte di ignoti.

Foggia, Maccarrone fuori rosa già da giorni

Il Calcio Foggia 1920, in un comunicato stampa, ha evidenziato la sua estraneità ai fatti, spiegando come Maccarrone si trovi fuori rosa già da venti giorni circa “per motivi tecnici e disciplinari”. Le intercettazioni e le analisi degli smartphone, svolte non solo degli arrestati, permettevano di accertare l’esistenza di un gruppo criminoso dedito alla realizzazione di truffe in incontri di Lega Pro della scorsa stagione.

Tra le gare in questione vi sono sicuramente Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio. Secondo gli investigatori Leanza e Cavallaro, titolare dell’agenzia di scommesse il primo e soggetto che beneficiava dei profitti il secondo, grazie alle scommesse realizzate fuori dal territorio italiano, avvalendosi della fattiva collaborazione del calciatore Maccarrone, si adoperavano per alterare l’esito delle gare, ma soprattutto concentravano la loro azione criminosa sul numero dei calci d’angolo, delle espulsioni e ammonizioni. Il PM ha richiesto e ottenuto dal GIP l’ordinanza di custodia cautelativa dei tre.

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