Questa sera, alle 21.00, l’Inter affronterà il Barcellona al Camp Nou, gara valida per la seconda di Champions League. Antonio Conte è determinato e vuole una squadra coraggiosa e che non si lasci intimorire dalla forza dell’avversario. Ecco le sue dichiarazioni:
“Settimana davvero molto intensa per noi, però la partita della vita è sempre la prima che dobbiamo affrontare . Deve essere motivo di orgoglio per i nostri calciatori e per me affrontare due top club in pochi giorni. Dobbiamo avere la voglia di giocarci le nostre carte con umiltà. Chiaro che non siamo venuti a Barcellona per farci prendere a pallonate. Voglio dai miei coraggio, passione, entusiasmo e voglia. E il risultato sarà una conseguenza di quello che riuscire a proporre. Il nostro percorso di crescita deve passare dall’affrontare dei top team come il Barca. Se vogliono andare avanti in Champions dobbiamo fare punti anche al Camp Nou”.
Assenza importante per l’Inter che dovrà fare a meno di Romelu Lukaku: “Non c’è Lukaku, non è partito con noi a causa di un piccolo affaticamento al quadricipite. Si tratta di un problema che si portava dietro da una decina di giorni, gli esami fatti sono stati negativi ma non abbiamo voluto rischiare. Bisogna rispettare le sensazioni di un calciatore”.
Conte parla anche della probabile assenza di Leo Messi: “Quando il Barca gioca in casa fa sempre rispettare la sua legge. Noi dobbiamo avere grandissimo rispetto nei loro confronti, però ce la vogliamo giocare anche contro una squadra abituata a vincere la Champions. Faremo una gara intensa con buoni ritmi visto che affrontiamo chi ti può fare gol da un momento all’altro. Con o senza Messi cambia poco ma ci piacerebbe affrontare il Barça al completo”.
“Paragone con Mourinho? Quell’anno l’Inter fece qualcosa di incredibile e irripetibile. Impossibile fare raffronti perché sono epoche diverse. Noi siamo a inizio di un percorso che speriamo possa dare tante gioie ai nostri tifosi”.
Conte poi ha difeso Sanchez che con la Samp è stato accusato di aver simulato in area. “E’ un ragazzo a posto che vive per il calcio. Non mi sono piaciute alcune cose che sono state dette sul suo conte riguardo alla presunta simulazione di Genova. Non è uno che è andato a cercarsi una simulazione. Si è subito rialzato senza chiedere il rigore”.
Fonte: Corriere della Sera