Il triste destino di Kompany: non ci sarà al suo addio
Troppi infortuni in carriera per Vincent Kompany che ha deciso di lasciare il calcio all’età di 33 anni: purtroppo, beffa del destino, proprio un problema muscolare gli impedirà di partecipare alla sua partita di addio.
Il belga aveva deciso di organizzare, tempo addietro, un’amichevole di beneficenza con compagni e avversari di una vita: ma la vita sa essere davvero crudele e così, Kompany, sarà costretto a saltare la sua partita di addio al calcio:
“Sfortunatamente non giocherò. È una cosa che mi ha accompagnato per tutta la carriera. Non posso rischiare di peggiorare la situazione. Non posso essere in campo, è incredibile. Giocheremo a Manchester perché è un posto che amo. I miei figli e mia moglie sono di Manchester. Quando ho firmato per il City capii subito che era un posto vincente. Non posso paragonarmi ai difensori centrali di ora, la mia carriera è stata differente. Virgil Van Dijk non ha giocato insieme a calciatori come Terry e Ferdinand, ma le partite che ha giocato ultimamente dimostrano che sarà al top per lungo periodo. Al Liverpool c’è stato un prima e un dopo Van Dijk” – dice Kompany che nell’ultima stagione è stato giocatore-allenatore nell’Anderlecht.
Kompany: “Un capitano mette la squadra prima di sé”
“Per essere un leader e un capitano bisogna prendersi cura della squadra più di quanto lo faresti per te. La perdita di Laporte per il City è grande. I grandi giocatori servono nelle partite importanti. Il City in questi 11 anni è cambiato molto: quando ero nel club, ma anche nell’ultimo anno. Quello che è rimasto sono i valori. Sono onorato di aver fatto parte di questo club“– dice il belga.
Negli ultimi due anni ha subito ne otto infortuni: in carriera 520 partite da professionista e 30 gol, la bellezza di trecentosessanta gare con la maglia del Manchester City e 89 con quella della Nazionale belga. Destino crudele.
Foto: SFGate