Pirlo: “Miglior compagno di squadra? Maldini, è un pezzo di me”

La pagina facebook “Romanzo Calcistico” ha raccontato un aneddoto su Andrea Pirlo e la della sua preferenza nei confronti di Paolo Maldini rispetto a qualsiasi altro compagno di squadra, al punto da metterlo prima di Ronaldo “il fenomeno”:

L’errore più grande lo commettono i presidenti quando non si accorgono che non basta comprare super attaccanti, perché i grandi successi, storicamente, nascono dalle retrovie. E’ la difesa il reparto che pesa di più. Trionfa chi prende meno gol. Le figurine fanno vendere gli abbonamenti, ma è la colla che hanno dietro che che ti permette di vincere. Tecnicamente Ronaldo il ‘fenomeno’ è stato il compagno più forte con cui abbia mai giocato, una macchina da guerra, ma in un’ottica più complessiva il migliore è stato Maldini. Difensore.
Difensorissimo.
Superlativo assoluto.
Fisicamente, mentalmente, era completo in tutto, la voglia che aveva quando sono arrivato al Milan era la stessa che dimostrava in campo a quasi quarant’anni. La sua passione era il mio esempio, una bussola che mi accompagnerà non solo per tutta la carriera, ma per l’intera mia vita. Niente punti cardinali, solo punti in classifica. Mi ha insegnato come si fa. A vincere, a perdere, a inventare un gol, a soffrire, a gioire, a comportarmi, ad arrabbiarmi, a perdonare, a porgere l’altra guancia, a dare il primo schiaffo, ad essere me stesso. A stare zitto, parlare, decidere, fidarmi, chiudere un occhio, aprirli tutti e due, valutare il momento, affidarmi all’istinto, essere egoista e timoniere, cambiare rotta e indicare la via. Tutto e il contrario di tutto. Maldini è se stesso ma anche un pezzo di me.
Il Milan negli anni ha avuto in difesa giocatori come Maldini, Baresi, Costacurta, Nesta, Thiago Silva, calciatori di un livello eccellente, scudi umani a protezione degli errori altrui. Finchè ha avuto quel tipo di difensori ha fatto quello che ha voluto.
Fossi un presidente, non allestirei mai una squadra con i campioni in attacco e gli scarsi in difesa. E’ pubblicità ingannevole per i tifosi