“Fabio non aver paura, di sbagliare un calcio di rigore”

Foggia, crediti: Danilo Di Giovanni/NurPhoto via Getty Images
Tutti ci credono. Tifosi. Calciatori. Società. Una città intera. Lo avevano dimostrato alcuni sul campo. Lo hanno scritto alcuni che hanno reso poco per poi rifarsi in altre occasioni. Prima il tiro di Cicerelli, deviato da Di Gennaro, finisce in rete dopo i primi minuti di gioco. Poi al 39° la solita palla-bomba del tedesco Olivet Kragl che, servito da Cicerelli, la spedisce in porta colpendola al volo. Un primo tempo coi fiocchi.

Ma a punire il Foggia, nel secondo tempo, è il suo ex che in rossonero non avevo trovato spazio. È Gori a salvare il Livorno con doppietra. La gara termina 2-2 con la nota dolente sul finale: un rigore sbagliato da Fabio Mazzeo. Nel recupero Foggia in dieci e rigore sbagliato anche per il Livorno. La dura legge del goal.

Quello del Foggia non è stato un campionato facile. Anzi. È iniziato già in manierq tortuosa e sfavorevole prima con i punti di penalizzazione. Poi con una scelta tattica che ha tardato ad azionarsi (Grassadonia-Padalino-Grassadonia bis), con gli infortuni (Camporese ecc..) e per finire, come se non bastasse, con tanti errori arbitrali subiti.

Il pareggio di oggi, una vittoria strappata via nei minuti finali, porta il Foggia a 31 punti in 16° posizione. Non bisogna perdere la speranza. Bisogna continuare a combattere fino alla fine mancano ancora quattro giornate e l’impresa, anche se sempre più in salita, non è del tutto impossibile.
Foto in alto, Fabio Mazzeo crediti: Danilo Di Giovanni/NurPhoto via Getty Images