Sto male e bevo per superare le difficoltà: il grido disperato del bomber | I bei tempi alla Juve sono andati

Juventus 2013-14 (Serie A foto) - www.lagoleada.it
E’ stato un centravanti estremamente prolifico in Serie A. Ad oggi si trova costretto in casa, distaccato dalla realtà e dagli affetti
Dall’esterno siamo abituati a vedere le vite dei calciatori professionisti come perfette, piene di sfarzo e di lusso, con a disposizione ogni comfort di cui si potrebbe necessitare, ancor meglio se condite dalla presenza di una famiglia affettuosa.
In molti casi questa idea può effettivamente corrispondere ad effettività: privilegi, diretti o indiretti, anche a carriera finita, circondati dall‘affetto inestimabile dei propri cari, genitori, fratelli e sorelle, mogli e figli.
Eppure, non è raro trovarsi dinnanzi a situazioni che vedono calciatori di fama globale mettersi a nudo circa le proprie vulnerabilità e debolezze, ancor più al giorno d’oggi, dove grazie all’avvento dei social i profili dei giocatori, che vantano numeri di seguaci multimilionari, possono rapidamente raggiungerli tutti soltanto pubblicando una storia.
Parliamo di situazioni che in un primo momento possono spiazzarci, proprio perché inattese rispetto alla nostra percezione, che ci porta ad inquadrare gli idoli in campo come “supereroi“, ineluttabili e irraggiungibili dalle dinamiche più oscure della vita.
Il crollo di un gigante del calcio
L’ex centravanti italo-argentino Pablo Daniel Osvaldo ne è il perfetto esempio, nonché uno dei più recenti; sulle proprie pagine social il nativo di Lanus, circa un annetto fa, decise di condividere un video dalla durata di 10 minuti sui propri profili social all’interno del quale denunciava la situazione estremamente difficile che si trovava costretto a vivere a livello personale. Depressione, una parola che fa spavento soltanto a leggerla, e che è proprio una delle prime ad uscire dalla bocca dell’ex Juventus, Roma e molte altre.
Questa tremenda patologia ha raggiunto la vita del classe 1986 come un tackle a gamba tesa, costringendolo ad ammettere dinnanzi alla telecamera “la vita mi sta sfuggendo di mano“. Osvaldo precisa di essere già in terapia e di star soffrendo di una progressiva perdita di autostima, che si concretizza in una sorta di autodistruzione: è proprio lui ad evidenziare come sia passato dall’essere “un giocatore d’’élite, una persona orgogliosa e sicura di sé” ad un altro individuo, che ad oggi neppure si riconosce.

Un dramma improvviso
Si passa poi al racconto delle sue giornate: “Vivo da solo, chiuso in casa, non mi alzo dal letto, non esco dalla camera, non mangio”. Dalla notorietà dell’essere un calciatore di Serie A, capace di vestire per 14 volte la maglia della Nazionale Italiana, timbrando 4 volte in rete, ad una situazione così drastica, lontano anche dalle persone che nel corso della sua vita lo hanno amato.
Un grido disperato d’aiuto che Osvaldo rivolge ai propri sostenitori, ribadendo di voler essere convinto di uscire da tale situazione, ma di essere impossibilitato nel farlo da solo, necessitando dell’appoggio che soltanto la condivisione di questa notizia sarebbe riuscito a fornirgli. “Chiedo perdono ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei figli”, è una delle ultime raggelanti frasi pronunciate nel video, che ci dimostrano come argomenti impattanti quale la salute mentale e il malessere psicologico non conoscano tregua nemmeno dinnanzi alla fama, all’affetto e al benessere economico. A riportare la notizia è Vanity Fair.