Toc toc, è la Guardia di Finanza: spariti 6 milioni di euro | Dopo 300 presenze in Serie A finisce in galera

Illustrazione della Juve nel 2013 (LaPresse FOTO) - lagoleada.it
Questo giocatore, dopo aver passato la vita in Serie A, ora sta avendo grossi problemi con la Finanza. La situazione è grave!
Quando la Guardia di Finanza entra in azione nei club di calcio, di solito si tratta di verifiche legate a possibili irregolarità finanziarie. I controlli possono riguardare bilanci, trasferimenti di giocatori, compensi, oppure sponsorizzazioni sospette.
Spesso si indaga su reati come evasione fiscale, false fatturazioni o plusvalenze fittizie. In alcuni casi, l’attenzione si concentra sugli agenti o sui rapporti tra società e fornitori. Le operazioni possono partire da esposti, segnalazioni della Procura o accertamenti incrociati con altri enti.
Questi interventi non significano automaticamente che ci siano colpe: a volte sono solo accertamenti di routine o verifiche preventive. Tuttavia, la presenza della Guardia di Finanza in sede fa sempre notizia, per l’impatto mediatico che genera.
Se emergono irregolarità, i club possono andare incontro a sanzioni amministrative, multe o addirittura conseguenze penali. In ambito sportivo, invece, le eventuali violazioni vengono valutate dalla giustizia federale, con possibili penalizzazioni in classifica o esclusioni dai campionati.
Il giocatore sotto accusa
A volte ci si immagina che, una volta lasciati i campi da calcio, i riflettori si spengano. E invece no, perché certe storie tornano a galla quando meno te lo aspetti. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, in un articolo del 2023, è il caso di Mirko Vucinic, ex bomber di Lecce, Roma e Juventus, finito al centro di una vicenda giudiziaria piuttosto pesante. Il motivo? Una grossa evasione fiscale, legata ai compensi incassati quando giocava all’estero, negli Emirati Arabi.
Secondo quanto stabilito dal Tribunale di Lecce, Vucinic avrebbe nascosto al fisco italiano circa 6 milioni di euro, guadagnati tra il 2014 e il 2017 durante il periodo all’Al-Jazira Club. Il punto centrale è la residenza fiscale: per l’accusa, il calciatore avrebbe mantenuto quella italiana, pur lavorando all’estero. La condanna è arrivata nell’ottobre 2023: 2 anni di reclusione (pena sospesa) e confisca di beni di pari valore, tra cui conti, immobili e veicoli.

L’indagine della Finanza e le prossime mosse
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, l’inchiesta è partita già nel 2019, quando la Guardia di Finanza di Lecce ha messo in atto un sequestro preventivo da oltre 5,8 milioni di euro. I militari hanno ricostruito i movimenti economici e i documenti fiscali, accertando che Vucinic, pur vivendo in parte ad Abu Dhabi, non avrebbe interrotto i legami economici e patrimoniali con l’Italia.
Da lì, la tesi dell’evasione e l’avvio del procedimento penale. L’Agenzia delle Entrate, costituitasi parte civile, riceverà anche un risarcimento per il danno d’immagine subito. Vucinic, come riportato dalla testata, avrebbe presentato ricorso, e al momento non sembrano esserci novità in merito.