Quando il blasone non basta, il caso di Foggia e Messina

Per la Serie C c’è chi chiede una riforma da tempo: il caso di Foggia e Messina fa riflettere

Krapikas Foggia-Messina

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Messina (Serie C - girone C 2024/25) - crediti: foto di Luigia Spinelli/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Solo una tra loro manterrà la categoria, restando così nella Lega dei professionisti: o sarà il Foggia o il Messina. Un caso che fa riflettere da anni ormai, perché la situazione in Serie C è al culmine e in molti, da tempo, richiedono una riforma.

Ed è un peccato perché il blasone di queste due squadre racconta tanta storia: due piazze che meriterebbero almeno la Serie B.

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Foggia-Messina
Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Messina (Serie C – girone C 2024/25) – crediti: foto di Luigia Spinelli/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Il triste destino di Foggia e Messina

Del Foggia, per chi ci legge dalla Capitanata, conosciamo bene la sua storia: la prima esperienza in A con Rosa Rosa, quando i rossoneri facevano tremare Inter e Juve. Poi gli anni di Casillo e Zemanlandia fino ai più recenti gloriosi dei Sannella: De Zerbi in C e poi la storica promozione in B con Stroppa.

Il Messina non è da meno: tanti anni di Serie B sia nel primo dopoguerra che negli anni sessanta: la prima promozione in A nel 1963. Poi di nuovo molta Serie B e la seconda promozione in A nei primi anni duemila. Poi l’oblio.

Adesso queste due squadre si giocheranno il tutto per tutto per restare in Serie C. Eppure vien da chiedersi come è possibile che due piazze così blasonate vivino una situazione di questo tipo.

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