Moise Kean è il primo Centennials a segnare in azzurro

Per una manciata di mesi Moise Kean non è diventato il più giovane calciatore a segnare in nazionale, ma è comunque il primo Centennials a segnare in azzurro. Ciliegina sulla torta poi, al suo debutto: “Ci sono ancora tanti record da battere” – dirà il diciannove al termine di Italia-Finlandia, gara di qualificazione degli Europei 2020, vinta dagli azzurri per 2-0.

E pensare che Moise, nella Juve, non ha giocato praticamente mai nel 2018. Poi il riscatto lo scorso gennaio, quel gol in Coppa Italia alla prima occasione contro il Bologna. Allegri lo ha impiegato per far rifiatare i titolari ma ormai lo abbiamo capito tutti: Moise è già al livello di Mandzukic e compagni.

Nella prima da titolare in campionato con la Juve ha realizzato una doppietta all’Udinese; poi con Mancini titolare il gol alla Finlandia: “Io mi alleno con continuità e so farmi trovare al mio posto quando serve. Gioco dove vuole l’allenatore” – dice il giovane che aggiunge – Imparo da Cristiano Ronaldo, un campione così basta guardarlo ogni giorno in allenamento e ti fa crescere”.

Bruno Nicolé
Bruno Nicolé, crediti: ilgazzettino.it

Niente record dunque: il primato di Bruno Nicolé, che nel 1958 contro la Francia segno una doppietta a 18 anni e 258 giorni, resta imbattuto. Ma del resto i record non sono poi così importanti.

Perché Moise Kean non è un Millenials?

Sull’argomento c’è un po’ di confusione, ed in un primo momento avevamo sbagliato anche noi. La Generazione Y, vale a dre i Millennial sono coloro nati fra i primi anni ottanta e la fine degli anni novanta. Kean è nato nel 2000 e pertanto non è un Millennials bensì, la sua generazione, è la Centennials, detta anche Generazione Z, ed identifica le persone nate dopo i Millennials, cioè tutti i nati dal 1997 fino al 2010.