33 gol in Serie A: uno di questi è stato miracoloso | Ha salvato la vita ad una bambina

Formazione del Catania 2006-07

Formazione del Catania 2006-07 (Calcio Catania foto) - www.lagoleada.it

Tra le marcature di questo centravanti, uno ha un sapore decisamente diverso. Uno straordinario colpo, non solo sul campo

Ciascun gol porta dietro a sé una storia, che sia per motivi di rivalità, di rivalsa personale nei confronti dei propri avversari o della propria squadra corrente, e non soltanto.

Pensate a due delle marcature più iconiche della storia del calcio: la doppietta messa a segno da Maradona nella sfida contro l’Inghilterra che permise alla sua Argentina di accedere alle semifinali del Mondiale messicano del 1986, che sarebbe poi stato vinto dall’Albiceleste.

Britannici e sudamericani si trovarono gli uni contro gli altri ai quarti di finale della Coppa del Mondo, mentre appena 4 anni prima i rispettivi eserciti avevano combattuto in modo arcigno per il possesso delle Isole Falkland (o Malvinas, che dir sì voglia).

La doppietta del “Pibe de Oro” rappresentò un enorme motivo di orgoglio per l’intero popolo, costretto a subire la vittoria britannica nel conflitto bellico che si articolò tra l’Aprile e il Giugno del 1982. Se consideriamo, poi, che Diego si rese protagonista assoluto sfoderando il “Gol del Secolo” e la “Mano de Dios“, ecco come tutto assume una connotazione ancora più unica.

Una storia di enorme rivalsa

Tra questi figura sicuramente quello messo a segno dal “Gabbiano” – così veniva soprannominato per via della sua caratteristica esultanza a braccia aperte, come fossero ali pronte a spiccare il volo – Gionatha Spinesi quando militava nel Catania. Parliamo di un attaccante noto per la sua fame di gol e per la sua prolificità, riuscendo a superare gli estremi difensori avversari per quasi 150 volte nel corso della sua carriera, tra i campi di Serie A e di Serie B, lasciando il segno soprattutto con la maglia del Bari, vestendo i colori dei “Galetti” tra il 1998 e il 2004, e con quella del Catania, dove ha militato, invece, tra il 2005 e il 2009.

Nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni di Fanpage.it, l’ex centravanti originario di Pisa, che ha appeso gli scarpini al chiodo proprio nel 2009, al termine di un’esperienza che sarebbe dovuta essere l’ultima della sua carriera, ma che non ebbe in realtà mai inizio, con gli abruzzesi del Pescina, ha raccontato come la sua vita è cambiata dopo il ritiro, impreziosendo le sue dichiarazioni con numerosi aneddoti.

Gionatha Spinesi
Spinesi in azione con la maglia del Catania (Catania FC foto) – www.lagoleada.it

Il miracolo di Spinesi

Il più significativo, sicuramente, è quello successivo alla domanda da parte dei cronisti di Fanpage.it relativo al gol più bello segnato nella carriera del nativo di Pisa. Spinesi esordisce sottolineando come rispondere ad un simile quesito sia sempre arduo, ma di come una risposta su tutte sia in grado di spiccare. “Quello fatto col Catania al Milan sul campo neutro di Bologna forse racchiude entrambe le cose (bellezza nell’esecuzione e significato n.d.r.)”. Si tratta di un tiro al volo che il centravanti mise a segno il 13 Maggio 2007 in una sfida giocata al “Renato Dall’Ara”, proprio nel capoluogo emiliano. La storia che si cela dietro questa rete, però, rese tutto ancora più speciale: la figlia di Spinesi era nata da pochi giorni e aveva riscontrato delle complicazioni.

Gionatha, che era rimasto insieme alla moglie ad accudirla fino al venerdì antecedente alla partita, si trovò costretto ad allontanarsi per raggiungere gli “Etnei” in ritiro, portando dentro di sé tutte le preoccupazioni del caso, nonostante le rassicurazioni fatte dai dottori. Una notte passata praticamente in bianco, quella prima della sfida, tra sprazzi di dormite e chiamate all’ospedale, per comprendere l’evolversi delle condizioni della figlia. E dopo lo splendido tiro al volo, ecco concretizzarsi il miracolo: sguardo al cielo e segno della croce da parte del papà destinato alla sua piccola, con la stessa che si svegliò nel momento esatto della marcatura. Una storia a lieto fine che porta con sé un sapore magico.