La festa per la promozione del Foggia in Serie B, il 23 Aprile del 2017 - Immagini che hanno fatto il giro del web di 'Un Drone Come Fotografo' - Canale Youtube Differentwaytolive
Il giorno più bello per ogni tifoso del Foggia, il 23 Aprile del 2017. Quel movimento creatosi anni prima, quella stagione perfetta, emozioni indimenticabili di un giorno che sarebbe rimasto nella storia del club rossonero. I satanelli tornano in Serie B, circa 20 anni dopo.
Abbiamo parlato spesso di quel giorno, ma uno dei ricordi più vividi è quello di Gabriele Biancardini, l’admin fuorisede della seguita pagina Imperat Fovea Semper, che comincia il suo racconto così: “Il mio intercity 623 arrivò a Foggia alle 13.50. Andavo incontro alla felicità. Per tutto il viaggio ho pensato alle emozioni che avrei vissuto quel giorno. Essendo un classe ’93, quelle fino all’ora erano solo ricordi sentiti raccontare, un qualcosa che sapeva di amarcord e vintage allo stesso tempo”.
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“Durante il viaggio era facile riconoscermi, tuta rossonera e prima maglia attaccata alla pelle. Penso che chiunque si intendesse vagamente di pallone, avesse intuito il motivo della mia presenza su quel treno. La mia e quella di qualcun’altro. Ogni tanto vedevo salire o scrutavo nel corridoio i miei stessi colori e satanelli. Sorridevo, ci saremmo ritrovati tutti quanti tra poche ore. Arrivato in piazza Cavour mi meravigliai dell’atmosfera attorno a me. Foggia era veramente la piazza più bella del mondo quel giorno. Scattai questa fotografia per immortalare l’istantanea. C’era tutto.
Una calda giornata di sole, la calma senza traffico, la gente che si fermava a chiacchierare lungo la fontana del Sele, consapevoli del bagno che si sarebbero fatti da lì a poco, bambini in bici spensierati e poi quel ragazzino, 12 anni al massimo, che sventolava i colori della sua città” – continua l’admin.
“I colori del suo cuore, non quelli imposti da un’ingordigia di successo che ti indirizzano sugli squadroni del nord. Non c’erano pensieri, e Foggia e provincia, quel giorno, se lo meritavano. Un solo giorno di pura allegria che spazzava via la triste realtà che per una serie di N motivi affligge questa terra. Mi precipitai in via Lanza, presi posto appena dietro il corteo della Nord. 90′ che sembravano non finire mai. Un triplice fischio che sembrava un esodo, uno spartiacque per tornare dove questa piazza meritava. L’incredulità. È tutto vero! Il bagno liberatorio insieme ad amici di ieri e di oggi. E poi fino a notte tarda a cantare, a saltare. ‘Una festa da Champions League‘, sottolineò il Corriere dello Sport, il giorno dopo. L’emozione che non a voce. Il trionfo di Foggia. La storia è stata scritta. La notte dei 60mila“ – conclude.
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